Sondaggi politici M5S: tra cerchi magici e meet-up, percezioni diametralmente opposte
Sondaggi politici M5S: tra cerchi magici e meet-up, percezioni diametralmente opposte
L’approfondimento settimanale di SWG tratta della democrazia interna del Movimento 5 Stelle. Il “pretesto” che stimola l’idea dell’istituto demoscopico deriva dal caso delle primarie di Genova. La candidata uscita vincitrice dalle primarie online non risulta essere un nome gradito agli ortodossi del partito. Beppe Grillo non è stato a guardare e ha revocato il verdetto delle urne virtuali, assicurando la candidatura al runner-up.
In questo segmento del sondaggio politico di SWG, si parla dell’importanza dei meet-up e della loro struttura interna. I media hanno parlato spesso di “cerchi magici” regionali, ovvero segreterie politiche occulte che indirizzano l’attività del meet-up.
Sondaggi politici: la differente percezione sui “cerchi magici”
Il campione totale che include sia elettori grillini che non, si trova d’accordo con l’affermazione dell’esistenza dei “cerchi magici”; risponde in questa maniera il 42% del campione. Un risultato, comunque, non eccessivamente marcato. Chi non crede all’esistenza di segreterie occulte è il 29% degli intervistati. Infine, una buona parte degli stessi – un altro 29% – non ha un’opinione in merito. D’altro canto, i pentastellati rifiutano in maniera generalizzata l’esistenza di cerchi magici. La gran maggioranza – il 57% – sostiene che questi non esistano.
Sondaggi politici: ridimensionamento assemblee territoriali è manovra apprezzata da elettori M5S
Dopo l’ultimo caso, stavolta nella terra del garante e leader máximo del Movimento, si sta pensando a una riorganizzazione dei meet-up. L’obiettivo è quello di ridimensionare il potere effettivo esercitato dal livello locale, per trasferirlo verso strutture più alte (regionali e nazionali).
La gran aprte dell’elettorato pentastellato, anche in questo caso, si trova fortemente d’accordo – seppur molti di questi invitino alla cautela -. Nel complesso, un 71% degli elettori a 5 Stelle intervistati da SWG approvano il cambio. Appena il 9% in totale la rifiuta categoricamente.
Circa il campione totale, si evidenzia la mancanza di conoscenza del tema. Il 38% non sa/non risponde. Le risposte positive e negative si equivalgono, attestandosi entrambe al 31% nel loro dato aggregato.