Sondaggi politici SWG: quasi due italiani su tre non credono in democrazia interna M5S
Nell’ultima parte dell’approfondimento settimanale di SWG – questa volta sul M5S – si parla dell’essenza del Movimento e della democrazia interna. Si raffrontano le opinioni del campione totale con quello dei soli elettori pentastellati. E il risultato è decisamente distinto.
Sondaggi politici, M5S: più di un grillino su due crede in democrazia interna
Gli elettori a cinque stelle considerano il partito-movimento ancora molto democratico. A rispondere in questa maniera è il 56% del campione ristretto in base alle intenzioni di voto. Il caso di Genova non ha scalfito la visione positiva dell’elettorato pentastellato.
Nel complesso, solo un terzo dei grillini ritiene che la struttura di potere sia più o meno verticistica. Il 17% ritiene che il partito sia sempre più nelle mani del capo, ovvero il garante Beppe Grillo. Una percentuale praticamente uguale ritiene che sia un partito oligarchico, in cui contano solo pochi eletti. Solo un 10% dei grillini non sa cosa rispondere in merito.
Sondaggi politici M5S: campione opta per Movimento personale
Il risultato del campione totale differisce sensibilmente. La percentuale più alta – o “moda”, detto in termini statistici – la si riscontra nel “partito sempre più personale”. In questo caso, le ultime decisioni prese dal leader del Movimento sembrano avere inciso sui risultati. Il 28% del campione vede un Movimento nel quale contano solo pochi eletti. Appena un 16% del campione lo considera ancora molto democratico.
Sondaggi politici M5S: cresce sfiducia generale verso democrazia interna. Stabile per elettorato pentastellato
L’ultima domanda posta nel sondaggio di approfondimento di SWG – qui potete trovare le prime due parti, sul caso di Genova e sull’esistenza di cerchi magici e riorganizzazione dei meetup – è la seguente.
“C’è chi afferma che nel Movimento 5 Stelle ci sia poca democrazia interna. Con questa affermazione lei è molto, abbastanza, poco o per niente d’accordo?”
La stessa domanda fu posta a gennaio di quest’anno. Il consenso sull’affermazione è stabile per l’elettorato pentasellato, rimanendo fermo al 32%. La sfiducia da parte dell’elettorato, nel suo complesso, è aumentata. Il consenso sull’affermazione passa dal 56 al 63%.