Occupazione: ecco le aziende che tornano a produrre in Italia
Viene definito reshoring. Il termine tecnico definisce il processo di ritorno in patria, anche parziale, della produzione esternalizzata. La tendenza viene sottolineata in un rapporto dell’ufficio studi di Intesa San Paolo. Stiamo assistendo, infatti, al rientro degli investimenti delle aziende, che creano nuovi impianti o affidano la produzione a terzisti sul territorio.
Occupazione: ecco le aziende che tornano a produrre in Italia
Il fenomeno riguarda soprattutto il sistema “moda”. Nel rapporto si legge che “la rilocalizzazione in Italia ha portato a un rilancio dell’attività produttiva. Con conseguente aumento dell’occupazione sul territorio, ma anche a una focalizzazione dell’impresa sull’alto di gamma”.
Benetton
Il gruppo ha recentemente riportato in Italia una piccola parte della sua produzione, lanciando una nuova linea di maglioni “basic” in lana merino e cashmere con il marchio “Tv 31100”. La produzione è ripartita nel complesso di Castrette di Villorba, distretto del tessile e dell’abbigliamento di Treviso. L’investimento è stato di circa 2 milioni di euro.
Marcolin
Azienda impegnata nella produzione di occhiali, ha inaugurato uno stabilimento di 3.500 metri quadri a Longarone. Nello stabilimento sono attualmente impiegati 140 addetti. L’organico è destinato a crescere.
Fitwell
Specializzata nella produzione di scarpe e scarponi tecnici da montagna, dopo una prima fase di produzione in Romania di modelli di bassa e media gamma, ha deciso di creare un suo marchio di alta qualità nel distretto delle calzature di Montebelluna, Treviso. Da qui la decisione di far rientrare tutta la produzione in Italia.
Manifatture Daddato
Azienda specializzata nella produzione di abbigliamento in maglia e tessuto per ragazzi di età fino a 14 anni con sede a Barletta, ha riportato una buona parte della produzione in Puglia per soddisfare la crescente richiesta di “Made in Italy”.
Falconeri e CIAK Roncato
Non solo distretti. Alcune aziende hanno deciso di rimpatriare la produzione, anche operando fuori dai distretti industriali. Tra questi c’è la veronese Falconeri, azienda del gruppo Calzedonia, che realizza capi di maglieria in filati naturali. Falconeri ha infatti deciso di non tenere una parte della produzione in Romania, ma di disegnare e produrre i propri capi in Italia, nello stabilimento di Avio (Trento). Anche la Ciak Roncato, con una produzione localizzata quasi interamente in Cina, ha avviato il ritorno in Italia della sua produzione.