Sondaggi politici, per Piepoli Franceschini e Minniti i ministri più stimati
Come anche in altre occasioni l’istituto di sondaggi di Piepoli si è occupato di rilevare il gradimento degli italiani verso i ministri. Il metodo usato è quello CATI/CAWI con 350 interviste
E come già nel sondaggio della scorsa settimana emerge un gradimento altissimo verso alcuni membri dell’esecutivo. Anche oltre il 60%.
Si tratta ancora una volta di Franceschini e Minniti, ma anche Delrio, Padoan, Martina, Pinotti, sopra il 50%.
Dario Franceschini è ministro dei beni culturali, oltre che un capo corrente ormai molto potente nel proprio partito, il PD.
Domenico Minniti, ministro degli interni dopo l’arrivo di Gentiloni a Palazzo Chigi, sta raccogliendo molta stima per il proprio lavoro. In particolare per la gestione dell’emergenza immigrazione e del pericolo terrorismo. Ha varato nuove leggi per l’accorciamento della sentenza sulla concessione di asilo e l’apertura di nuovi CIE. E accordi con le tribu libiche per limitare il commercio di esseri umani.
Delrio da tempo è in testa alle preferenze degli italiani, è visto come il volto moderato, meno rampante, del renzismo. Spesso il suo nome è stato speso per la successione a Renzi.
Stupisce invece la presenza di Pinotti in questo elenco, che non è mai stata in realtà particolarmente popolare
Sondaggi politici, Renzi senza rivali nella sfida delle primarie
Naturalmente protagoniste della scena politica sono le prossime primarie del PD del 30 aprile.
Matteo Renzi è visto come il vincitore assoluto, con il 67% degli intervistati che lo preferisce a Orlando ed Emiliano, che sono rispettivamente al 23% e al 10%.
Sono dati in linea a quelli raccolti da altri istituti. E del resto in linea a quelli delle primarie dei circoli, dove però Emiliano aveva raccolto qualcosa in meno ed Orlando in più.
Emiliano evidentemente raccoglie consenso anche e soprattutto al di fuori del PD. Non abbastanza però, non come si augurava.
Anche Orlando non è riuscito a sfondare e raccogliere un presunto scontento verso Renzi dopo la sconfitta al referendum del 4 dicembre.
Probabilmente anche perchè una buona parte della sinistra del PD ormai dal partito era già uscita, non ha partecipato alle primarie di circolo. E non parteciperà il 30 aprile.