Sondaggi PD, per Bidimedia il partito di Renzi non cala più ma il M5S vola al primo posto
Una piccola buona notizia per il PD proviene dai sondaggi online, quindi con metodo CAWI (607 intervistati), di Bidimedia. E’ finito il calo, e anzi c’è un piccolo rimbalzo, probabilmente causato anche dall’attenzione raccolta con le primarie. Sia quelle di circolo appena terminate, sia quelle del 30 aprile prossimo.
Tuttavia il PD non ha potuto evitare il sorpasso del Movimento 5 Stelle, che anche per Bidimedia si afferma come primo partito. Seppur non con le stesse percentuali viste da altri istituti.
In calo le forze minori di centrosinistra e di sinistra, compreso MDP. E in discesa anche il centrodestra.
Sondaggi elettorali, il PD al 27%, il M5S al 27,%
Il Movimento 5 Stelle è il partito che è visto crescere di più, del 1,2% in circa 3 settimane, e si piazza al 27,3%, superando il Pd che pur aumenta di 3 decimi e va al 27%.
Una piccola polarizzazione, quindi, che va a discapito delle forze minori o medie. Come quelle del centrodestra. Sia Forza Italia che la Lega Nord calano di mezzo punto andando entrambi al 11,7%. Giù del 0,5% anche Fratelli d’Italia, al 4%. Non basta a compensare la crescita di 6 decimi degli altri partiti minori d’area.
Al centro Alternativa popolare raggiunge il 3%, la soglia di sbarramento, ma non può certo dormire sonni tranquilli.
In discesa, seppure su valori di tutto rilievo, MDP. Gli scissionisti di Bersani e Speranza sono al 5,5%, dopo aver perso mezzo punto. Va peggio a Campo progressista, la creatura ancora non nata di Pisapia, al 2% dopo un calo di 7 decimi di punto.
Meglio Sinistra Italiana, che con Possibile è vista al 2,8%, +0,3%, a un passo dalla soglia di sbarramento.
Poche briciole per le altre forze, gli altri partiti di centrosinistra al 1%, appena sopra Rifondazione Comunista.
Degna di nota l’affluenza, al 63,5%, vista da Bidimedia in aumento, probabilmente per la maggiore offerta politica, dovuta anche al ritorno del proporzionale.
Chissà se sarà raggiunto come al referendum del 4 dicembre il 65,47% o addirittura il 75% del 2013