Sondaggi elettorali primarie Pd: cala Orlando
Sondaggi elettorali primarie Pd: cala Orlando
A meno di un mese dall’appuntamento congressuale del Pd, il clima politico comincia a scaldarsi. La nomina a presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato di Salvatore Torrisi non è piaciuta dalle parti del Nazareno. Tanto che alcuni hanno paventato il rischio crisi per il governo Gentiloni.
A smorzare i toni ci ha pensato il leader di Alternativa Popolare, Angelino Alfano, che ha allontanato Torrisi dal partito dopo che questi ha rifiutato il suo invito a dimettersi.
Il ministro degli Esteri si è poi rivolto al Pd. “Da Orfini ho sentito parole surreali. Siccome non siamo nati ieri e abbiamo capito il giochino dico che non ci stiamo. Se qualcuno cerca pretesti per far cadere il governo e andare al voto anticipato lo dica chiaro”.
Parole forti alle quali Renzi ha subito replicato. “Un episodio grave e profondamente antipatico, non si può tornare al linguaggio della prima repubblica. La parola crisi di governo non la vogliamo sentire pronunciare. Questi sono giochini da prima repubblica”.
Secondo alcuni giornali, tra cui il Corriere della Sera, “le quotazioni del voto anticipato” ritornano a salire. “Ora si parla di ottobre. Il primo o l’8”.
Mentre le voci di una possibile crisi di governo si rincorrono, continuano ad uscire i sondaggi relativi alle primarie Pd del 30 aprile.
Secondo l’ultima rilevazione condotta da Bidimedia, Renzi vincerebbe le primarie con ampio margine. L’ex segretario raccoglierebbe più del 60% dei voti (66% in rialzo di 5 punti rispetto ad un mese fa), staccando Andrea Orlando di oltre 40 punti percentuali (in calo di 4 punti).
Michele Emiliano rimane in terza posizione con l’11% in calo dell’1% rispetto alla rilevazione precedente.
Sondaggi elettorali: il serbatoio di voti di Renzi, Orlando ed Emiliano
Bidimedia ha voluto sondare anche l’area di provenienza dei voti dei tre candidati.
“L’ex presidente del consiglio nonché segretario pesca soprattutto nel suo partito, in cui circa l’80% di chi dichiara di volersi recare alle urne si esprime per lui. Un buon 15% degli elettori democratici sceglie orlando mentre Emiliano prende solo il restante 5%. E allora da dove arrivano i voti per Emiliano e Orlando? Il primo pesca molto tra i grillini e anche nel centrodestra, mentre l’altro è forte soprattutto a sinistra (più che altro in MDP). Un’ultima curiosità: Renzi va benino anche tra gli elettori di Pisapia”.