Sondaggi elettorali SWG, il PD in recupero, ora è di nuovo primo davanti al M5S
Sondaggi elettorali SWG, il PD in recupero, ora è di nuovo primo davanti al M5S
Deve essere l’effetto primarie nei circoli, dove il trionfo di Renzi è giunto quasi inaspettato nelle dimensioni.
Oppure l’allontanarsi delle polemiche post-scissione.
Fatto sta che questa settimana il PD mette a segno un primo recupero di consenso che lo riporta al primo posto davanti a un Movimento 5 Stelle in calo.
Alcuni elettori del PD potrebbero sentire nell’aria il ritorno di Matteo Renzi dopo la probabile vittoria anche nelle primarie aperte del prossimo 30 aprile. Non a caso l’astensione appare in calo.
In calo MDP, sembra che il progetto degli scissionisti non riesca a decollare come era nelle loro speranze.
Stabile il centrodestra, cui sembra ancora mancare il quid, ovvero l’unità, per proporsi come una reale alternativa tra PD e M5S
Sondaggi elettorali SWG, PD al 28,5%, +0,7% in una settimana
SWG come sembra svolge le proprie rilevazioni con metodo CATI/CAMI/CAWI con 2 mila interviste. E questa settimana la principale novità è la crescita di sette decimi del PD, che raggiunge il 28,5%.
In questo modo viene superato il Movimento 5 Stelle che perdendo il 0,4% scende al 27,9%.
Tra i due partiti rimane un testa a testa tuttavia.
Centrodestra assolutamente stabile, ma cambiano gli equilibri interni. Forza Italia, guadagnando 6 decimi, passa dal 11,7% al 12,3% e soprattutto supera la Lega Nord, al 12,1%, -0,2%.
Giù anche Fratelli d’Italia che lasciando sul terreno 4 decimi si porta al 4,8%
Sempre sopra la soglia di sbarramento Alternativa Popolare, al 3,4%.
MDP perde mezzo punto e cala al 4,2%. Non ne approfitta però Sinistra Italiana, anch’essa in discesa al 2,5%, nè Rifondazione Comunista, stabile al 1,3%.
Nessun decollo quindi neanche per la sinistra radicale che complessivamente arriva all’8%, in calo del 0,6%
Crescono i partiti minori al 2%, +0,4% rispetto alla scorsa settimana.
Da segnalare, come già notato, la diminuzione della proporzione di astenuti, -2,5%. Ora sarebbero il 37,7%.
Ed è molto probabile che tra i nuovi elettori ci possano essere simpatizzanti democratici ora rinvigoriti.