Ultimi sondaggi: Matteo Renzi è a quota 67% secondo Ipsos
Il primo tempo della partita per la Segreteria ha visto trionfare di gran lunga Matteo Renzi. L’ex premier ha ottenuto il 66,7% nei circoli. Superati abbondantemente i due sfidanti Andrea Orlando e Michele Emiliano. Il primo ha superato di un soffio il 25%, il secondo, invece, non ha superato l’8. Hanno partecipato 266mila iscritti. Il 10% in meno rispetto a quando Renzi sconfisse Gianni Cuperlo nel novembre del 2013. Alla fine, il primo si impose con il 45,3% mentre il secondo si fermò al 39,4%.
A guardare questo risultato, allora, sembra proprio che la scissione del Partito Democratico stia rafforzando la leadership di Renzi. D’altra parte, per avere la conferma definitiva di ciò, bisognerà aspettare il secondo e decisivo round del 30 aprile, quando si terranno le primarie aperte agli elettori.
Ultimi sondaggi: Matteo Renzi è a quota 67% secondo Ipsos
Secondo IPSOS, l’appuntamento è conosciuto da 2 elettori su 3 (66%) ma suscita l’interesse di un solo elettore su 4 (28%). Il 3% degli elettori manifesta la volontà di recarsi alle urne. Da aggiungere anche un 4,6% di orientati ma ancora non certi di andare a votare. In tutto farebbe 3,5 milioni di elettori. L’istituto di Nando Pagnoncelli, dal canto suo, ritiene attendibile una stima della partecipazione effettiva compresa tra 1,8 e 2,2 milioni di elettori. Nel 2013, votarono 2,8 milioni.
Passando alle intenzioni di voto, Renzi prevale nettamente (59%) sia su Orlando (21%) che su Emiliano (8%). Se si escludono gli indecisi, l’analisi di IPSOS pone Renzi, addirittura, al 67% con Orlando a sfiorare il 24% ed Emiliano al 9,1%.
Da notare la fortissima coesione interna del Pd. Il 72% di coloro che si dichiarano elettori Dem voterà Renzi mentre tra gli elettori d’area l’ex premier non va oltre il 9%.
Per riepilogare con le parole scritte da Pagnoncelli, Ad di IPSOS Italia, sul Corriere della Sera di oggi: “Renzi oggi appare stabilmente in sella al partito tra gli iscritti e largamente in vantaggio tra coloro che intendono recarsi a votare alle primarie”. Il problema semmai “si porrà dopo il 30 aprile, quando dovrà convincere gli altri elettori, quelli di centrosinistra che non hanno partecipato alle primarie e, soprattutto, gli indecisi e gli astensionisti da riportare al voto”.
Nota informativa:
Vedi immagine (dati parziali)/ in attesa di diffusione