Parlamento europeo, battaglia del M5S per non sedersi a destra
Il Movimento 5 Stelle teme di essere visto, in Europa, come un partito di destra. Nonostante la fresca alleanza con l’Ukip di Nigel Farage (e conseguente entrata nel gruppo euroscettico Edf), infatti, i neo eurodeputati grillini faticano perfino a sedersi vicino ai loro alleati, tra i quali figurano, è bene ricordarlo, individui e forze politiche ben più imbarazzanti di quelle del leader britannico.
Sarà forse anche per questo che gli eletti pentastellati hanno annunciato di volersi sedere al “centro” dell’assemblea, tra il centrodestra del PPE e i socialisti del PSE; a fianco dei liberali dell’Alde (i più europeisti del reame), insomma.
“Non voglio passare tutta la legislatura a spiegare a giornali e televisioni che con la destra non c’entriamo niente – spiega Ignazio Corrao, capodelegazione M5S, al sito Eunews – Cosa devo fare, cominciare a venire in Aula con la maglietta di Che Guevara?”. Poi annuncia: “Ho cominciato una battaglia per poterci spostare al centro, vicino all’Alde”. La partita non è semplice, poiché la decisione spetta alla conferenza dei presidenti di gruppo, che difficilmente concederanno il nulla osta alla richiesta. Dal canto suo Farage, fiutando il malcontento dei grillini, ha subito provato a gettare acqua sul fuoco ribadendo la vicinanza tra i programmi e le idee di Ukip e M5S.