Forza Italia non ci sta. Accusato da tutti di essere il vero mandante della norma che ripropone l’immunità nel nuovo Senato, il partito di Berlusconi, per bocca del capogruppo a Palazzo Madama Paolo Romani, rimanda le critiche al mittente. “Noi non c’entriamo. E io non ne ho mai parlato – dichiara Romani -. È una norma messa dai due relatori Roberto Calderoli (Lega Nord) e da Anna Finocchiaro (Pd) senza dire niente a nessuno“, dice lapidario. Dunque nel recente incontro con il ministro Boschi non ne avete parlato? “Assolutamente, no. Mai fatto cenno all’immunità dei senatori”.
Anzi, “è un discorso che non ci appassiona. Noi abbiamo un’idea non positiva di questo Senato formato dai sindaci e dai rappresentanti regionali, se in più diamo loro l’immunità parlamentare, proprio non ci siamo” aggiunge il presidente dei senatori azzurri.
Il partito dell’ex premier, dunque, fa sapere che non accetta che i nuovi senatori abbiano le stesse garanzie dei deputati: “Abbiamo detto che potremmo accettare una mediazione sul Senato, ma ribadisco che non siamo d’accordo sul fatto che dei sindaci, che sono stati eletti per fare i sindaci e dunque hanno un potere amministrativo, abbiano anche l’immunità parlamentare. Dunque se devono avere le stesse guarentigie dei deputati e degli attuali senatori, diciamo no”.