Elezioni Francia 2017, sondaggi, candidati, diretta
Domenica 23 aprile la Francia è chiamata ad esprimersi nel primo turno delle elezioni presidenziali, per scegliere il successore di François Hollande. Una scelta che arriva in un momento cruciale, che vede il Paese al centro dell’attualità politica internazionale, ancora una volta – come spesso accaduto negli ultimi 2 anni – a causa della scia di sangue prodotta dal fondamentalismo islamico legato all’ISIS.
Il Paese arriva all’appuntamento in uno scenario politico che, secondo le premesse, potrebbe risultare completamente stravolto. Queste elezioni francesi infatti probabilmente passeranno alla storia come le più incerte, con più sorprese e rovesciamenti di campo.
LEGGI ANCHE: chi sono i 5 principali candidati delle presidenziali francesi
Elezioni Francia 2017, alla vigilia del voto tutto aperto
Dopo mesi lunghissimi di campagna elettorale i sondaggi delle ultime settimane presentano una situazione molto diversa da quella del 2012.
Sono 4 i candidati che potrebbero accedere al ballottaggio.
- Emmanuel Macron, giovane leader del movimento liberal En Marche!. Già ministro nel governo Valls, Macron può avvalersi del sostegno proprio dell’ex premier – sconfitto alle primarie del PS – oltre a quello di François Bayrou, leader dei centristi del MoDem. A testimonianza di un consenso potenzialmente ampio, sebbene ancora fluido. Pronto a strizzare l’occhio ad una frangia estesa di elettorato moderato, che va dai socialisti sino ai gollisti.
- Marine Le Pen, leader del Front National. Già candidata nel 2012, punta a fare molto meglio rispetto al 17% raccolto 5 anni fa. Considerata in pole position per molte settimane, la leader del FN sembra ora in leggero calo, sorpassata da Macron. Ma Marine può contare diversi assi nella manica. A partire dal corteggiamento verso l’elettorato più “arrabbiato”, come una classe operaia sempre più delusa dal proprio bacino di riferimento tradizionale. Senza dimenticare il possibile sostegno al secondo turno dei sovranisti legati al dissidente di destra Dupont-Aignan, che gode di un 3-4% di consensi.
- François Fillon, vincitore delle primarie del centrodestra gollista e candidato ufficiale de Les Republicains. Inizialmente dato per super favorito, prima dell’esplosione dell’Affaire Penelope, che ha rischiato di zavorrarne definitivamente i sogni di gloria. Ma ora, dopo la rinuncia di Alain Juppé – sconfitto alle primarie – sembra in rimonta ed in grado di dare battaglia sino all’ultimo. Sperando magari anche in una crescita del cosiddetto voto utile – a partire dai pensionati, suo zoccolo duro – in grado di ridimensionare soprattutto l’emorragia verso la destra lepeniana.
- Jean-Luc Mélenchon, candidato del Fronte di Sinistra. Il preferito dei giovani, con una campagna aggressiva, spiritosa e innovativa, con l’uso di ologrammi. Il nuovo sogno della Francia radicale. Euroscettico, a favore delle nazionalizzazioni e all’aumento del salario minimo, contro le multinazionali. Ed in grado, secondo i sondaggi, di conquistare buona parte dell’elettorato socialista più radicale, per giocarsela a sorpresa sino alla fine
Questi 4 sono racchiusi in un’area del 3-4%, pochissimo considerando l’alto numero di astenuti
Elezioni Francia 2017: chi rimarrà sicuramente fuori
Chi invece – tra i 5 candidati principali – sembra tagliato definitivamente fuori è Benoit Hamon. Vincitore delle primarie del Partito Socialista (PS), Hamon si trova ad affrontare una profonda crisi di consenso. Che parte dalla sfiducia dei francesi nei confronti del presidente uscente Hollande, che ha deciso per questo di non ricandidarsi. E che trova ulteriore riscontro in una crescente frammentazione interna. Che potrebbe portare diverse frange di elettorato socialista verso lidi considerati più affidabili.
Le intenzioni di voto nelle regioni francesi al 18 aprile. A dirlo è un sondaggio commissionato dal canale televisivo France3 a Cevipof (Centre de recherches politiques de Science Po) e Ipsos-Sopra Steria.
LEGGI ANCHE: Focus sui candidati minori: prima e seconda parte