Sondaggi politici SWG, giovani : ecco il concetto di senso civico e partecipazione politica
L’istituto demoscopico SWG ha pubblicato un sondaggio, effettuato in concomitanza con l’inizio dell’attuale anno scolastico e accademico; in collaborazione con sKuola.net, i sondaggisti chiedono di valorare una serie di comportamenti. Una serie di azioni, pratiche, comportamenti che conformano buona parte dell’universo del civismo e della partecipazione politica: convenzionale e non. Ecco, allora, i risultati (molto interessanti) di questo sondaggio, somministrato a 1.755 soggetti tra i 15 e i 25 anni.
Sondaggi politici SWG, giovani: votare è importante come mantenere pulito lo spazio pubblico
La domanda di base è la seguente: “Quanto ritieni importante ciascuno dei seguenti comportamenti” ? In scala da 1 a 10. Nella grafica elaborata da SWG, si conta “dall’ 8 in su”. E così vediamo come, nel complesso, i due elementi di spicco per il buon giovane cittadino siano il mantenimento dello spazio pubblico e l’espressione del diritto (e dovere) di voto. Il primo rientra più propriamente nella sfera del civismo, il secondo si definisce come la partecipazione politica convenzionale maggiormente diffusa (per via della sua immediatezza). Per entrambe, si raggiungono livelli altissimi di approvazione. L’89% considera estremamente importante il suddetto elemento civista; l’88% ritiene essenziale l’espressione del diritto di voto.
Sondaggi politici SWG, giovani: chiude il podio il volontariato, raccordo tra civismo e partecipazione politica
A seguire, al terzo posto di questa speciale classifica di civismo e partecipazione politica, troviamo il volontariato. Quest’ultima può considerarsi espressione tanto della prima come della seconda. Per un lato, il valore ontologico del volontariato risiede nella stessa naturale solidale, capace di creare capitale sociale. Dall’altro, si può definire come una forma di partecipazione politica mutevole, a seconda del tipo di volontariato.
Sondaggi politici SWG, giovani: non convince la partecipazione politica non convenzionale
Ben staccato da questo terzetto di testa, si trovano tutte le forme di partecipazione politica non convenzionale. Senza contare i primi tre elementi – condivisi da una larga maggioranza e che hanno a che vedere con civismo e partecipazione convenzionale – troviamo la partecipazione a cortei e manifestazioni di protesta. Una forma di partecipazione politica basilare a cui la gran maggioranza degli studenti ha assistito almeno una volta durante il loro percorso di studi. Il 37% dei giovani tra 15 e 25 anni la considera una forma di partecipazione molto importante.
Un po’ più in basso troviamo lo sciopero, sicuramente più importante per le successive fasce d’età. Molti degli intervistati, in effetti, non hanno ancora avuto la possibilità di confrontarsi con il mondo del lavoro e comprendere pienamente il significato della “partecipazione non convenzionale per eccellenza”. Poco più di un giovane su tre rileva l’importanza dello sciopero (34%)
Chiudono tutte le altre forme di protesta e partecipazione nate recentemente, come il boicottaggio. Anche l’esposizione di bandiere (per la pace, per il collettivo LGTB) non è tenuta in alta considerazione dai giovani. Per queste due forme di partecipazione politica, il risultato è quasi lo stesso: 32% il primo, 31% il secondo.
Nota metodologica: in immagine.