Dopo la frase infelice che è costata il posto al Prefetto di Perugia ecco la sua difesa: ‘Ho sbagliato, la mia carriera è stata rovinata da una frase”.
Il prefetto rimosso dall’incarico dal ministro Alfano prova a spiegare: “Era solo una frase pronunciata con il caratteristico intercalare napoletano: suicidati nel senso che hai fallito, che non sei riuscito in qualcosa. Non che ti devi ammazzare davvero. Sono cattolico e praticante, figuriamoci se posso mai davvero istigare una persona a suicidarsi. Volevo dire che non si può descrivere Perugia come la capitale della droga, volevo solo svegliare l’opinione pubblica”.
Sia al Corriere che a Repubblica il prefetto dopo aver pronunciato la frase ‘la madre che non si accorge che il figlio si droga è una fallita. Si deve solo suicidare’ parla dei suoi sacrifici: “Ho dato la vita per lo Stato, in Calabria ho subito anche intimidazioni. Quattro anni di sacrifici, in vita mia ho sempre obbedito. Una carriera fatta di servizio rovinata da una frase. una frase sola, estrapolata da una conferenza stampa di un’ora e mezzo, e avete ammazzato una persona” dice Reppucci. Adesso “sono a disposizione del ministro, che farà quello che vuole di me. Sono come i carabinieri: usi obbedir tacendo. E forse è giusto così: ho sbagliato”.