Sondaggio Ipsos per Corsera: gradimento record per Renzi, ma solo sufficiente il giudizio sui provvedimenti
Il direttore di Ipsos Nando Pagnoncelli riporta sul Corriere della Sera i risultati di un sondaggio che analizza l’operato del Governo a circa 100 giorni dal suo insediamento, chiedendo agli Italiani che cosa pensano di quanto l’esecutivo è riuscito a fare in questi mesi e quale sia il loro giudizio generale sul premier e sulla sua squadra.
Il primo importante dato riguarda proprio il gradimento personale del Presidente del Consiglio, che sommando i giudizi positivi e molto positivi raggiunge il 69%. Colpisce in particolare la trasversalità del gradimento a Renzi: oltre al 90% degli elettori PD che dichiarano di essere felici dell’operato di Renzi, anche l’80% degli elettori centristi, il 72% di quelli di Forza Italia e addirittura il 59% dei Grillini ed il 60% degli astenuti si trovano in linea con il Premier.
I dati del gradimento di Matteo Renzi risultano sorprendenti se messi in relazione con la soddisfazione per l’operato del Governo: nel complesso, il 37% degli intervistati ritiene che il Governo abbia mantenuto del tutto o in larga misura le proprie promesse, contro il 45% che pensa abbia rispettato le promesse solo in minima parte ed il 17% che crede non le abbia rispettate per nulla. Gli interventi che si salvano sono quelli riguardanti la burocrazia e la spesa pubblica (53%) e la riduzione dei costi della politica (51%), per cui prevalgono i giudizi positivi contro quelli negativi. Più risicata la maggioranza per quanto riguarda le riforme costituzionali e la legge elettorale (49%), mentre il giudizio diventa più marcatamente negativo per quanto riguarda la riduzione delle tasse (58% di valutazioni negative) e il contrasto alla disoccupazione (55% negativo).
La contraddizione tra il grande consenso personale e Renzi e il giudizio solo sufficiente delle singole questioni da lui affrontate rende conto della vera forza del premier, la sua capacità di sentire il Paese e di comunicare in maniera spigliata e giovane, ostentando con forza la novità portata dal suo ingresso in politica contro l’immobilismo del vecchio modo di fare politica. I dati sembrano così a suo favore che la pronosticata fine della “luna di miele” degli Italiani con Renzi potrebbe non essere così alle porte, lasciando tempo al leader del PD per crearsi un suo spazio permanente nella scena politica Italiana.