Elezioni Francia 2017, Presidenziali primo turno: i sondaggi hanno avuto ragione
L’esito del voto di ieri nel primo turno delle elezioni presidenziali francesi ha visto il successo di Emmanuel Macron e Marine Le Pen, che hanno ottenuto l’accesso al ballottaggio del prossimo 7 maggio. Ma non solo. Il voto del 23 aprile ha rappresentato infatti anche il successo dei sondaggi elettorali condotti dai principali istituti demoscopici transalpini.
Il verdetto delle urne non si è infatti discostato particolarmente dalla media dei sondaggi elettorali, da noi formulata alla vigilia del voto sulla base delle ultime rilevazioni condotte dai principali istituti.
Elezioni Francia 2017: il confronto tra risultati e media sondaggi
Come si può notare dal grafico, il dato dei sondaggi relativo ad Emmanuel Macron si è rivelato essere incredibilmente accurato. Decisamente precise anche le rilevazioni relative a Jean-Luc Mélenchon e François Fillon. Per entrambi gli scostamenti tra media sondaggi e dato definitivo sono inferiori al punto percentuale. Di poco superiore all’1% è lo scostamento relativo a Marine Le Pen e Benoit Hamon, entrambi leggermente sovrastimati. Ma anche qui trattasi di valori rientranti all’interno del margine d’errore statistico.
Nessuna variazione invece tra media sondaggi e dati definitivi per quanto riguarda le gerarchie. Che hanno visto Macron come primo candidato (come correttamente annunciato dagli istituti demoscopici, che avevano rilevato nelle ultime settimane il sorpasso dell’ex ministro nei confronti della Le Pen) e la leader del Front National al secondo posto.
Confermati anche il terzo e quarto posto rispettivamente per Mélenchon e Fillon. Così come la quinta piazza – staccatissima – del socialista Hamon.
Elezioni Francia 2017: sondaggi migliorati rispetto alle primarie
Quella degli istituti demoscopici è anche stata una sorta di rivincita rispetto alla scarsa accuratezza mostrata globalmente nell’analisi delle primarie dei due maggiori schieramenti, ovvero quello gollista e quello socialista.
Nel caso del centrodestra, gli istituti al primo turno hanno sottostimato François Fillon sia al primo che al secondo turno. Nel primo caso Fillon era dato addirittura terzo, sopravanzato sia da Alain Juppè che dall’ex presidente Nicolas Sarkozy.
Un po’ meglio era andata al ballottaggio, con i sondaggisti che avevano corretto le proprie stime e – anche in virtù dell’exploit di Fillon al 1° turno – previsto la sua affermazione su Juppè. Un dato corretto ma comunque sottostimato di ben 8 punti rispetto all’esito definitivo.
Ma se Fillon è risultato sottostimato, ancora peggio era andata invece a Benoit Hamon. Il vincitore delle primarie socialiste al primo turno era dato addirittura mediamente 13 punti dietro a Manuel Valls. Un dato completamente ribaltato alle urne, con l’ex premier staccato di più di 4 punti.
Nonostante l’eccessiva sovrastima del primo turno, i sondaggisti hanno confermato Valls quale favorito anche al ballottaggio. Un dato poi nuovamente smentito da quello definitivo, che ha visto Hamon prevalere di oltre 17 punti.
Elezioni Francia 2017: una rinnovata accuratezza dei sondaggi elettorali
Le rilevazioni condotte in vista del primo turno delle presidenziali 2017 hanno dunque contribuito a rivalutare il ruolo degli istituti demoscopici transalpini, dopo l’appannamento mostrato nel caso delle primarie. Mostrando non solo una rinnovata accuratezza, ma addirittura perfezionandola rispetto alle presidenziali di 5 anni fa.
Come si nota dal grafico, anche nel 2012 la media delle ultime rilevazioni pre-voto si dimostrò particolarmente accurata. Soprattutto con riferimento ai primi due candidati, ovvero François Hollande e Nicolas Sarkozy. I cui dati definitivi subirono uno scostamento rispetto alla media sondaggi inferiore al punto percentuale, un dato molto valido.
Corretto fu anche l’ordine di posizionamento dei primi 5 candidati, con François Bayrou al quinto posto. Interessante risulta però il dato relativo a Mélenchon e Le Pen, gli unici 2 principali candidati – escludendo quelli minori – ripresentatisi a 5 anni di distanza.
Il raffronto tra le due elezioni permette di evidenziare il miglioramento operato dagli istituti demoscopici, che nel 2012 avevano sovrastimato il candidato della sinistra radicale di quasi 2 punti, al contrario della leader del FN (sottostimata di un paio di punti). Un gap decisamente superiore rispetto a quello riscontrato 5 anni dopo.
Sondaggi utilizzati per il raffronto con i risultati definitivi
– Primarie centrodestra, primo turno (20 novembre 2016): sondaggi condotti nel periodo 7-18 novembre 2016. Istituti: BVA, Cevifop Ipsos-Sopra Steria, Elabe, Harris Interactive, Ifop, Ipsos, Kantar, Odoxa, Opinion Way
– Primarie centrodestra, ballottaggio (27 novembre 2016): sondaggi condotti nel periodo 8-25 novembre 2016. Istituti: Ifop, Odoxa, Opinion Way
– Primarie socialiste, primo turno (22 gennaio 2017): sondaggi condotti nel periodo 2-18 gennaio 2017. Istituti: BVA, Harris Interactive, Kantar, Opinion Way
– Primarie socialiste, ballottaggio (29 gennaio 2017): sondaggi condotti nel periodo 2-18 gennaio 2017. Istituti: BVA, Harris Interactive, Kantar, Opinion Way
– Presidenziali 2012, primo turno (22 aprile 2012): sondaggi condotti nel periodo 12-17 aprile 2012. Istituti: BVA, CSA, Harris, Ifop, Ipsos, LH2, Opinion Way, Sofres
– Presidenziali 2017, primo turno (23 aprile 2017): sondaggi condotti nel periodo 12-20 aprile 2017. Istituti: BVA, Cevifop Ipsos-Sopra Steria, Elabe, Harris Interactive, Ifop, Kantar, Odoxa, Opinion Way