Sondaggi elettorali: cala l’interesse nelle primarie Pd
Durante il confronto tv tra i candidati alla segreteria Pd andato in onda su Sky, Matteo Renzi ha provato a depotenziare un’arma nelle mani dei suoi avversari: quella dell’affluenza ai seggi. “Se sarà sopra un milione” ha spiegato l’ex premier “sarà comunque un successo”.
Secondo un sondaggio Ipsos condotto per il Corriere della Sera, la stima fatta da Renzi potrebbe avverarsi. L’istituto guidato da Nando Pagnoncelli, stima un’affluenza che si colloca 1,34 e 1,58 milioni di elettori.
Il dato è però negativo se raffrontato con la precedente rilevazione che stimava un’affluenza compresa tra 1,8 e 2 milioni.
Se la previsione fatta da Ipsos dovesse avverarsi, l’affluenza alle primarie 2017 sarebbe quasi la metà di quella registrata nel 2013 quando le persone che andarono a votare furono 2,8 milioni.
“Si tratta di un trend anomalo – spiega Pagnoncelli – in controtendenza rispetto a quanto avviene di consueto: all’approssimarsi della data della consultazione, infatti, solitamente si registra un aumento dell’interesse e della propensione a recarsi a votare”.
Il calo dell’interesse riguardo alle primarie Pd è certificato da un altro dato che questa volta arriva dai social. Lo ha analizzato Twig che sottolinea come “nel periodo tra il numero medio di tweet al giorno è risultato pari a 3.300, contro i 7.400 registrati in occasione delle primarie del 2013 e i 20.400 in quelle del centrosinistra tenutesi nel 2012”.
Sondaggi elettorali: vittoria Renzi non in discussione
L’affluenza sembra essere l’unico dato incerto di queste primarie. La vittoria di Renzi appare infatti scontata. Secondo Ipsos, l’ex segretario verrà riconfermato con il 66% dei voti di chi si recherà alle urne. (+7% rispetto alla precedente rilevazione). Perdono terreno invece sia Orlando (-5% ora al 16%) che Emiliano (-2% ora al 6%). Il 12% si dichiara indeciso.