Sondaggi elettorali SWG: il voto cattolico va al Partito Democratico
Sondaggi elettorali SWG: il voto cattolico va al Partito Democratico
Nell’ultimo approfondimento di SWG si tratta una componente storicamente importante dell’elettorato italiano: il voto cattolico – nonostante la fetta di cattolici praticanti con disciplina di voto (dettata dalla Chiesa e dalla Curia) sia in netta riduzione -. Il sondaggio dell’istituto demoscopico mostra, in ogni caso, come l’elettorato cattolico continui a incasellarsi maggiormente nell’area moderata; oltre un cattolico su tre rientrerebbe nella grande area di centro, in percentuale maggiore rispetto alla media nazionale.
Si denota, allo stesso tempo una tendenza classicamente conservatrice, con una minor pre-disposizione al progressismo (rispetto al dato dell’elettorato nazionale). Radicalismi e localismi del voto cattolico, invece, si mantengono perfettamente in linea. In somma sintesi, la tendenza dei cattolici è quella di votare maggiormente per il centro, seppur con una frammentazione decisamente più alta rispetto al passato. Non solo l’assenza di un riferimento politico come la Democrazia Cristiana: le nuove fratture sociali pesano, per cattolici e non.
Sondaggi elettorali SWG: PD principale erede del voto democristiano
Andando alle intenzioni di voto dell’elettorato cattolico praticante, il risultato diverge in maniera abbastanza marcata dai sondaggi nazionali. Il partito più votato dall’area cattolica sarebbe, per distacco, il Partito Democratico. Il partito riesce a captare sia moderati conservatori che moderati riformisti; la figura di Renzi – storicamente vicino al mondo democristiano – facilita ulteriormente questa identificazione tra elettorato cattolico praticante e PD. Il 28,6% dei cattolici praticanti voterebbe l’attuale partito di governo. Questa fetta di voti può essere determinante per la vittoria finale (indipendentemente dalla legge elettorale adottata).
Sondaggi elettorali SWG: bene Forza Italia e AP, male M5S
Va molto bene anche a Forza Italia, decisamente più forte tra questa fetta di elettorato che su quello generale. I forzisti di Silvio Berlusconi raccoglierebbero il 17,1% dei consensi, avvicinandosi al Movimento 5 Stelle (penalizzato, in questo caso, da questo particolare elettorato). I grillini portano a casa il 22,7% delle intenzioni di voto dei cattolici praticanti. Anche per il partito di Angelino Alfano, Alternativa Popolare (ex Nuovo Centro Destra), va forte tra i cattolici. Se dovesse votare solo questa parte di elettorato, Alfano riuscirebbe a entrare in Parlamento senza nessun problema, raggiungendo il 5% dei consensi.
Infine, si nota un tasso di astensione simile a quello rilevato da altri sondaggi sul campione dell’elettorato nazionale. Il 38% dei cattolici praticanti è indeciso o tendente all’astensione. Una percentuale di voti disponibili così alta fa gola a tutti i partiti: anche per questa ragione, Grillo ha fatto la prima mossa per avvicinarsi a questo elettorato, concedendo una lunga intervista al celebre giornale cattolico Avvenire.