Sondaggi politici SWG: il voto è ancora la miglior forma di partecipazione politica

Pubblicato il 2 Maggio 2017 alle 11:18 Autore: Alessandro Faggiano
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Sondaggi politici SWG: il voto è ancora la miglior forma di partecipazione politica

Ci ricorda uno dei nostri ultimi pesi massimi della scienza politica, che esistono varie forme di partecipazione politica, le quali si possono suddividere in convenzionali e non convenzionali. Le prime rientrano nel contesto delle pratiche politiche previste dalla legge, i quali fini tendono ad obiettivi politici; la partecipazione politica non convenzionale è, invece, non legislata o – in alcuni casi – vietata.

Il sondaggio proposto da SWG si basa prevalentemente nelle forme di partecipazione politica descritte da Pasquino (anche se non vi è piena corrispondenza). Vediamo, allora, quali sono le migliori forme di partecipazione secondo gli italiani.

Sondaggi politici SWG: votare rimane la miglior forma di partecipazione

La domanda con possibilità di risposta multipla è la seguente;

“Cosa pensa potrebbe fare per cercare di cambiare le cose, o almeno dare qualche segnale in questo senso?”

Vi è un alto numero di forme di partecipazione incluse, ma quella che raccoglie più consensi è la più ‘classica e convenzionale’. “Votare partiti o movimenti che si battono realmente per cambiare il Paese” raccoglie il 40% dei consensi. Nonostante ciò non implichi che gli intervistati abbiano dato priorità a questa risposta, è evidente che sia la più diffusa.

Sondaggi politici SWG: tra rivoluzioni violente e non violente

L’espressione del dissenso passa anche – se non soprattutto – da forme di partecipazione non convenzionale. Il 15% sarebbe d’accordo nell’organizzare una rivoluzione non violenta; un 8% sarebbe capace di passare al livello successivo, utilizzando la violenza ove necessario. Anche la partecipazione agli scioperi (9%) e a manifestazioni in piazza (13%) ricevono una buona parte di consensi.

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Ciò nonostante, la forma di partecipazione di dissenso maggiormente tenuta in considerazione è l’organizzazione di movimenti cittadini che contrastino la politica (18%): forma di partecipazione politica convenzionale (prevista per legge) e che spesso influisce in maniera determinante sull’agenda politica.

Sondaggi politici SWG: scarsa considerazione di petizioni e referendum

Forse, a causa della storia recente italiana (nel quale due degli ultimi referendum popolari sono stati scavalcati senza troppi indugi) si crede poco nel valore di petizioni e referendum. Le petizioni sembrano uno strumento adatto a cambiare le cose per il 12% del campione. Il referendum, invece, per un 10% dello stesso.

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Nota metodologica: in immagine

 

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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