Primarie Pd: l’identikit dei votanti elaborato da Ipsos
Primarie Pd: l’identikit dei votanti elaborato da Ipsos
L’elaborazione realizzata da Ipsos per il Corriere della Sera si basa sui risultati provvisori forniti dal Pd e su una serie di rilevazioni condotte nella seconda metà di aprile tra chi si dichiarava intenzionato a votare alle primarie. Come già evidenziato da altre analisi, anche secondo Ipsos il popolo dei gazebo era formato soprattutto da votanti di sesso maschile con più di 50 anni, già elettori del Pd e pronti a sostenere il Partito Democratico al momento di votare “sul serio”.
Primarie Pd: l’età ai gazebo
Secondo lo studio di Ipsos, ha votato alle primarie il 3,9% degli aventi diritto. D’altra parte, la composizione dei votanti alle primarie era molto diversa da quella dell’elettorato in generale. Innanzitutto, chi si è recato ai gazebo era più “anziano” della media. Il 42,9% aveva oltre i 64 anni, fascia d’età che rappresenta il 26,4% dell’elettorato complessivo. Uno su due era pensionato (47,5%).
Primarie Pd: l’identikit dei votanti elaborato da Ipsos
Primarie Pd: nessun “travaso”
Chi ha votato domenica scorsa, si rileva da Ipsos, aveva già votato alle primarie del 2013. Inoltre, chi si è recato ai gazebo per l’elezione del segretario è sicuro di votare Pd anche alle politiche (90,2%). Quindi, nessun “travaso” significativo da 5 stelle e centrodestra. Stando all’analisi Ipsos le ultime primarie non hanno attratto nuovi partecipanti. Anzi, sono andati persi anche i voti di chi è orientato a votare i “cugini” di MDP. In pratica, l’ultimo voto si è svolto del tutto all’interno del perimetro dei simpatizzanti Dem. I “neofiti” sono stati solo il 14,8%.
Primarie Pd: chi ha votato Renzi?
Resta da chiedersi: come è riuscito a ottenere la sua vittoria Matteo Renzi? Stando allo studio di Ipsos lo ha scelto il 72% dei votanti con un’età compresa tra i 50 e i 64 anni e l’84% di chi ne ha più di 64%. Il blocco dei “maturi” si è rivelato fondamentale, visto il risultato non di certo incoraggiante ottenuto dall’ex premier tra i più giovani. Renzi ha ottenuto il 46% tra gli under 35 ed è riuscito a raccogliere il 53% dei voti di chi ha tra i 35 e i 49 anni.
Primarie Pd: la geografia del voto
Guardando alla geografia del voto, Renzi non sfonda solo in Puglia dove Emiliano ha ottenuto il 54,88% (125mila votanti in più rispetto al 2013). L’ex premier, però, vince nella Liguria di Orlando, anche se non supera il 70%, trionfando anche nel collegio del Guardasigilli. Nelle “regioni rosse”, 3 elettori su 4 scelgono Renzi. D’altra parte, non si possono ignorare i dati relativi all’«astensionismo» in Toscana, Umbria e Marche. In Emilia-Romagna, terra degli “scissionisti” Bersani ed Errani, i voti risultano dimezzati rispetto al 2013. Il Pd perde quota in Lombardia e in Veneto. Per quanto riguarda il Centro-Sud, Renzi supera il 70% solo in Sardegna. Interessante l’aumento dell’affluenza in Basilicata. Su questo versante c’è poco da esultare nel Lazio, i votanti passano da oltre 210mila a circa 170mila, anche se qui Renzi supera agilmente la media nazionale del 70%, affermandosi anche su tutto il territorio romano.