Mappe: la Federazione Socialista Balcanica come l’aveva immaginata Tito
La mappa sottostante è stata realizzata da HouseOfHesse un utente di Deviantart.com. In essa si mostra la Federazione delle Repubbliche Socialiste di Jugoslavia per come, probabilmente, era stata immaginata da Tito all’indomani della seconda guerra mondiale.
Lo stile è volutamente retrò. Pur rimanendo un esercizio di “what if…”, il filone del “cosa sarebbe successo se…”, la mappa rappresenta la Jugoslavia che si sarebbe potuta realizzare nel caso in cui alcune vicende politiche avessero preso una direzione diversa. Se Tito e Stalin non avessero preso strade diverse a partire dal 1948, per esempio.
Mappe: la Federazione Socialista Balcanica come l’aveva immaginata Tito
Nella grafica, alla Jugoslavia appartengono Carinzia, Macedonia greca, Albania e Bulgaria. Tutte regioni interessate dalla mire espansionistiche del Maresciallo. L’autore immagina anche un parziale successo della rivoluzione comunista in Grecia (1946-1949). E se la guerra civile ellenica, passando dalla Tracia greca a quella turca, avesse determinato prima la secessione delle due regioni e, successivamente, la loro adesione alla Federazione? L’unione delle repubbliche socialiste si sarebbe potuta estendere fino a Carigrad; toponimo slavo usato per indicare la parte “europea” di Istanbul.
Inoltre, l’autore ha inserito tutti i territori che sarebbero passati alla Jugoslavia se si fosse realizzato l’Accordo di Bled. Altrimenti detto Trattato Tito-Dimitrov, dal nome del leader della Repubblica Popolare di Bulgaria tra il ’46 e il ’49, prevedeva l’unificazione di Jugoslavia e Bulgaria. Dimitrov chiese con insistenza anche alla Romania di aderire al progetto. Per questo, nella mappa si inserisce all’interno del territorio federale la regione rumena della Valacchia.
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