Sondaggi politici Piepoli, il 27% dopo le elezioni francesi potrebbe cambiare idea sul voto in Italia
Sondaggi politici Piepoli, il 27% dopo le elezioni francesi potrebbe cambiare idea sul voto in Italia
Siamo ormai abitanti di un villaggio globale, lo sappiamo. E di conseguenza sempre maggiore importanza è data anche agli avvenimenti politici ed elettorali esteri.
E forse mai come quest’anno è stata prestata attenzione alle elezioni francesi. I due candidati finiti al ballottaggio come sappiamo non appartengono ai due blocchi tradizionali, come nella altre occasioni.
Nonostante le enormi differenze tra Marine Le Pen e Emmanuel Macron, un punto in comne ce l’hanno: sono andati contro i partiti tradizionali. Vincendo.
E’ anche quanto viene percepito dai rispondenti al sondaggio Piepoli sull’argomento. Sono stati intervistati 505 elettori con metodo CATI-CAWI; per il 40% si è trattato effettivamente di un voto contro i partiti tradizionali. Percentuale che sia alza al 47% se a rispondere sono elettori del Movimento 5 Stelle.
Solo il 16% la pensa diversamente. Vi è da dire che la maggioranza relativa, il 44%, comunque non esprime un’opinione.
Meno indecisione sulla domanda riguardante l’Italia. Oggi il 36% degli elettori voterebbe come in Francia contro i partiti tradizionali. In particolare il 71% dei grillini, ma anche il 41% degli elettori di centrodestra. Ma solo il 24% di quelli di centrosinistra.
Certo, ci sarebbe da fare chiarezza sulla definizione di “tradizionale”, ovviamente
Sondaggi politici, per Piepoli il 43% degli elettori di centrodestra forse cambierà idea dopo le elezioni francesi
Sono soprattutto gli elettori di centrodestra quelli che sono rimasti più colpiti dai risultati del primo turno in francese.
Il 43% di essi afferma che forse quanto avvenuto cambierà le sue intenzioni di voto anche in Italia. Non è chiaro se sia stato il risultato della Le Pen o di Macron ad avere colpito maggiormente.
La pensa allo stesso modo il 31% degli elettori del Movimento 5 Stelle e solo il 25% di quelli del centrosinistra.
In ogni caso va notato che la gran parte, il 68%, non ritiene che possa esserci una influenza del voto francese sul proprio.