Sondaggi elettorali: solo un terzo degli italiani ha deciso chi votare

Sondaggi elettorali: solo un terzo degli italiani ha deciso chi votare

Il sistema tripolare, il proliferare dei partitini, la mancanza di una legge elettorale certa. Sono questi gli aspetti che disorientano gli italiani. Tanto che solo il 32% di loro ha ben chiaro chi votare alle prossime elezioni politiche.

A dirlo è un sondaggio elaborato da Eumetra Monterosa per Il Giornale che ha intervistato un campione rappresentativo dell’universo della popolazione con più di 17 anni di età. Per lo più, fa sapere l’istituto si tratta di “giovani, fino ai 35 anni di età, e posseggono titoli di studio di grado superiore alla media. Si tratta perlopiù di studenti, insegnanti e impiegati, che risiedono spesso nei centri urbani di maggiori dimensioni. Costoro si collocano frequentemente agli estremi del continuum sinistra-destra, affermando cioè più spesso degli altri di sentirsi di sinistra o di destra tout-court”.

Tornando all’indagine, il 21% dichiara di avere un’idea su chi votare ma non è ancora del tutto sicuro. Per il direttore di Eumetra, Mannheimer “si tratta di quota di votanti potenzialmente mobile, che può rappresentare una sorta di spina nel fianco per i partiti che li «contano» già”.

All’interno delle due maggiori forze politiche, M5S e PD, il 27% e il 29% dei rispettivi elettorati dichiara di stare “guardandosi attorno”. Una fetta cospicua che potrebbe cambiare idea a seguito di novità dal punto di vista politico.

Il 22% invece afferma di essere completamente indeciso su quale partito scegliere. La platea di questo elettorato è per lo più formata da anziani, oltre i 55 anni di età. Per la maggior parte si dichiarano di centro. Per questo vengono molto corteggiati sia dal Pd che dalle forze moderate del centrodestra come Forza Italia.

Sondaggi elettorali: alta l’astensione

Infine, fa notare Eumetra, è ancora alta la quota di chi dichiara di volersi astenere dal voto (25%). E’ probabile che uno dei fattori che determinerà le prossime elezioni politiche sia proprio questo perchè considerato “imprevedibile”.