Sondaggi politici SWG, valutazione classe dirigente: non si salva (quasi) nessuno
Stando all’approfondimento settimanale di SWG, la classe dirigente tutta (o quasi) viene sonoramente bocciata dagli italiani. Nella classe dirigente rientrano tecnici, politici, esponenti della società civile. Agli intervistati si chiede di dare una valutazione tra 1 (pessimo) e 10 (eccellente) alle svariate categorie. Solo due figure ricevono la sufficienza (per un soffio, tra l’altro). La gran maggioranza non consegue il ‘6 politico’ e molti vengono valutati in media con un 4 virgola che sa di bocciatura piena.
Sondaggi politici SWG, valutazione classe dirigente: i promossi
Gli unici promossi dal campione sono figure apprezzate per la loro professionalità e competenza o per la loro vocazione civica. Parliamo dei medici e dei responsabili di associazioni con finalità sociali e di volontariato. Per ambo le figure si raggiunge la valutazione media del 6,1. È interessante rilevare come la sanità sia uno dei problemi tenuti in maggior considerazione dagli italiani, per via del costo della sanità.
Sondaggi politici SWG, valutazione classe dirigente: i rimandati
La maggior parte delle figure della classe dirigente vengono ‘rimandate’ dal campione intervistato. La maggior parte delle categorie elencate si colloca nella fascia tra il 5 e il 5,9. Non promossi ma nemmeno pienamente bocciati. Un ci vediamo a settembre o sarà per il prossimo appello. Partendo da coloro che si trovano maggiormente vicini alla sufficienza troviamo i personaggi del mondo della cultura, commercianti, attivisti e professori universitari. Per loro un voto che va dal 5,7 al 5,6. Non malissimo insomma. Poco più in basso troviamo gli imprenditori e i manager delle imprese di capitale (5,5). Va male a giornalisti, professionisti, parroci e dirigenti di cooperative. Tra i rimandati si includono anche i magistrati, fermi al 5,3.
Sondaggi politici SWG, valutazione classe dirigente: i bocciati
I bocciati per direttissima appartengono alla classe politica, dai rappresentanti locali fino a quelli nazionali e gli stessi eurodeputati. Pessima valutazione anche per i dirigenti sindacali. Va molto male anche ai banchieri, tra le figure più odiate e valutati con un 4,2. Chiude il cerchio dei cattivi la Curia e gli alti vertici ecclesiastici. Risulta, quindi, che i segmenti più importanti della classe dirigente siano anche quelli maggiormente invisi alla popolazione italiana.