Sondaggi elettorali EMG, il PD fa un balzo del 1,1%, M5S sempre più vicino
L’ascesa del PD prosegue. Dopo il trionfo di Renzi alle primarie, del resto ampiamente previsto, il PD ha ripreso un trend di crescita.
Sono ancora lontani i picchi toccati negli anni passati; e c’è ancora da recuperare buona parte dei voti persi nei sondaggi dopo la sconfitta del referendum di dicembre. Tuttavia vi è una inversione di tendenza. Anche per i sondaggi di EMG, che normalmente sono tra i più generosi con il principale avversario, il Movimento 5 Stelle.
L’istituto, che effettua interviste su un panel telematico di 1800 persone, dà ancora al M5S la maggioranza relativa, certo. Tuttavia il vantaggio ora è veramente ridotto.
Da segnalare anche la prevalenza di Forza Italia sulla Lega Nord, e soprattutto il calo dei partiti minori.
Alternativa Popolare scivola sotto lo sbarramento e a sinistra MDP perde terreno.
In effetti la scissione dal PD pare non avere danneggiato più di tanto il partito di Renzi; ha pescato più nell’elettorato già esistente di sinistra radicale
Ma vediamo i dati.
Sondaggi elettorali, solo mezzo punto ora tra PD e M5S
Il PD sale al al 28,5% guadagnando in 7 giorni l’1,1%. In questo modo ora la distanza dal Movimento 5 stelle si riduce solo a mezzo punto. Quest’ultimo cresce di 4 decimi portandosi al 29%, ma la sua prima posizione è ora un’incognita.
Nel centrodestra un piccolo passo indietro. Forza Italia cresce di 3 decimi al 13%, distanziando la Lega Nord che al 12,4% rimane indietro di 6 decimi.
Giù Fratelli d’Italia al 4,6%, -0,3%. Ora il centrodestra nel complesso è al 30%. Sarebbe la prima lista se fosse unito.
Giù di 4 decimi Alternativa Popolare, che non entrerebbe in Parlamento.
Cala anche MDP, di mezzo punto, al 3,5%, ma non ne approfitta Sinistra Italiana, che rimane al 2%.
A livello di seggi si assiste a un balzo del PD che ne guadagna 12. Grazie anche all’uscita di scena di Alternativa Popolare. Ora è a 198, superando di 3 anche il Movimento 5 Stelle.
Nessuna ipotetica alleanza però raggiunge i 316 seggi. Chi si avvicina di più la coalizione “sovranista” di M5S, LEga, FdI con 308, in crescita.
Si mette male per la grande coalizione senza deputati alfaniani. PD+Forza Italia + Autonomie sono solo a quota 292. Troppo poco.