Le Pen fallisce, niente gruppo all’Europarlamento
Non ce l’ha fatta. Marine Le Pen, leader del Front National francese, non è riuscita a mettere insieme gli eurodeputati di sette paesi diversi. E quindi niente gruppo all’Europarlamento. Finiranno tra i ‘non iscritti’ 24 deputati del Front National ma anche eurodeputati del Pvv olandese, del Fpo austriaco, i belgi del Vlaams Belang e i cinque deputati eletti nelle fila della Lega Nord.
Ad annunciarlo è stato Geert Wilders, leader del Pvv olandese. Decisiva è stata proprio la decisione del Pvv, che ha rifiutato di stringere alleanza con il partito polacco di estrema destra Congresso della Nuova Destra di Janusz Korwin-Mikke, accusato di omofobia, misoginia e antisemitismo. “Il Pvv vuole un gruppo” ha dichiarato Wilders, “ma non a qualsiasi prezzo”.
Anche la defezione di Angel Dschambaski, rappresentante del Movimento nazionalista bulgaro, ha contribuito al fallimento del progetto Le Pen. Front National e Lega Nord finiranno tra i ‘non iscritti’ insieme ai greci di Alba Dorate, ai tedeschi dell’Npd e agli ungheresi di Jobbik.
Nonostante l’ottimismo diBorghezio (che fino a poche ore fa si diceva “fiducioso”) il gruppo non è nato. L’olandese Wilders ha dichiarato che potrebbe comunque formarsi più avanti.
Secondo le regole europee, per formare un gruppo servono 25 eurodeputati di 7 paesi diversi. Finire tra i ‘non iscritti’ significa non poter presentare emendamenti senza 40 controfirme, essere esclusi dalla distruzione delle cariche, avere un tempo di parola molto ristretto.
“Abbiamo fatto una scelta di coerenza politica” ha dichiarato Florian Philippot, vicepresidente del Front National, “non un gruppo a qualsiasi prezzo, ma un gruppo che abbia come condizione quella di avere un significato politico. E noi privilegiamo la qualità all’idea di avere un gruppo semplicemente per avere un gruppo. La cosa principale è che siamo qui”.
Ma la realtà è che per Le Pen questa è una sconfitta che brucia. Il suo fallimento risalta ancora di più alla luce del successo della coppia Farage-Grillo, che sono riusciti a formare un gruppo di euroscettici anche grazie all’accordo siglato con una eurodeputata eletta nel Front National.