Immunità, Calderoli “Governo sapeva, decida Consulta” Guerini “Se è ostacolo va tolta”
Questione immunità: Calderoli conferma la versione di Anna Finocchiaro: “Il governo era assolutamente al corrente della vicenda sull’immunità”. “Io e la Finocchiaro – aggiunge Calderoli – avevamo proposto al governo una formula diversa rispetto all’attuale, dove a giudicare sono le Camere di appartenenza. Noi avevamo proposto che giudicasse una parte terza, una sezione speciale della Corte costituzionale. Il governo ha risposto in modo negativo e l’emendamento che ci hanno inviato, e se lo hanno inviato evidentemente lo conoscevano , è quello che noi abbiamo depositato. Quindi il governo assolutamente ne era al corrente”.
La soluzione sulla Consulta verrà riproposta: “Credo che sia questa la soluzione migliore. Ieri al telefono ne ho parlato con la Finocchiaro, le ho già dato l’autorizzazione a porre la mia firma su quell’emendamento, oggi ci vediamo ma penso proprio che sia la soluzione migliore”. Comunque, Calderoli non vede pericoli sulla riforma dall’immunità. Piuttosto il vicepresidente di Palazzo Madama è preoccupato da Forza Italia: “Non li vedo assolutamente convinti”.
Guerini (Pd) “Se l’immunità è un ostacolo va tolta” – Anche il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini interviene sul tema immunità ai senatori: “Se l’immunità diventa un ostacolo per le riforme, allora facciamone a meno”. “All’interno delle proposte di riforma del Senato, alcuni emendamenti dei relatori e di singoli proponevano, rispetto al testo del governo, di mantenere l’immunità anche per i nuovi senatori. Emendamenti di Fi e anche dei cinquestelle”. “L’articolo 6 del testo del governo -spiega- circoscriveva l’immunità ai soli deputati, loro, a firma di Buccarella, hanno proposto di sopprimere questo elemento, quindi…”. Per il governo il salvacondotto non è elemento decisivo: “Per nulla, tanto che nel testo originario del governo non c’era e non era certo un punto decisivo. Faccio notare che Renzi è premier, ma in quanto non parlamentare non gode di alcuna immunità, né c’è stato qualche lavorìo per introdurre una norma che la preveda. Il tema immunità è serio, coglie aspetti di fondo importanti, l’autonomia del parlamentare rispetto ad altri poteri, le garanzie; così come, però, è un tema che si incontra e scontra con un sentimento di opinione pubblica diffuso, contraria al malaffare, del quale bisogna tenere conto”. “Se la questione immunità diventa un elemento che blocca le riforme -insiste Guerini- la si tolga dal dibattito. Secondo: possiamo cogliere l’occasione per aprire una seria riflessione sull’istituto stesso, per riformarlo anche alla Camera. La proposta avanzata da Anna Finocchiaro, di affidare alla Consulta la verifica se c’è omeno fumus, cosa che oggi spetta al Parlamento, può essere oggetto di una approfondita discussione che vale la pena svolgere”.