Sondaggi elettorali Germania: SPD e Schulz crollano, la Merkel scappa via
La SPD di Martin Schulz si sgonfia, e Angela Merkel prova ad ipotecare nuovamente la Cancelleria. Questo è quanto emerge dall’analisi del trend dei sondaggi elettorali condotti dai principali istituti demoscopici di Germania.
L’effetto Schulz, che aveva trascinato i socialdemocratici nelle settimane successive all’investitura dell’ex Presidente del Parlamento Europeo, è pressoché scomparso. Dopo aver riportato la SPD sopra il 30%, Schulz sembrava poter mettere in seria discussione le speranze della Merkel di confermarsi Cancelliera per il quarto mandato consecutivo.
Tuttavia, le ripetute sconfitte dei socialdemocratici alle regionali sembrano aver messo tarpato le ali a Schulz. La debacle di domenica scorsa della SPD nella roccaforte Nordreno-Westfalia è solo l’ultimo dei segnali d’allarme per Schulz e soci. E i sondaggi sembrano aver percepito il momento difficile del maggior partito di centrosinistra tedesco.
Sondaggi elettorali Germania: SPD e Schulz in affanno, Merkel in fuga
Stando alla media sondaggi della prima metà di maggio, la SPD si colloca poco sotto il 28%, perdendo quasi 3 punti rispetto al dato medio di aprile e 4 rispetto a marzo. A conferma di un trend negativo che persiste ormai da diverse settimane. A consolare Schulz può essere il dato di medio periodo. Pur in calo rispetto al bimestre precedente, il dato attuale della SPD risulta comunque di 5-6 punti superiore a quello del periodo precedente all’investitura dell’ex presidente del Parlamento UE. Segno di come un effetto Schulz permanga ancora, seppur ridimensionato nelle ultime settimane.
Ad approfittare dell’appannamento della SPD è ovviamente la CDU di Angela Merkel. I ripetuti successi delle ultime settimane – Saarland, Schleswig-Holstein ed il già citato Nordreno-Westfalia – fanno lievitare il consenso del partito della Cancelliera. Che ora è dato mediamente sopra il 36%, ovvero il miglior dato da febbraio 2016.
Il dato che più rassicura la Merkel riguarda però il gap da Schulz. Se a marzo i due partiti erano separati da poco più di un punto, ora il vantaggio a favore della CDU/CSU si è dilatato addirittura sino a 8 punti percentuali. Un gap che potrebbe rivelarsi difficilmente colmabile, a 4 mesi dalle elezioni.
Sondaggi elettorali Germania: il dato dei partiti minori
Dietro ai due principali partiti si conferma un ulteriore quartetto in grado di superare senza problemi la soglia di sbarramento del 5%. Dopo le polemiche sulla leadership di Frauke Petry, prosegue ancora il calo dell’estrema destra AFD. Che ora si trova addirittura sotto al 9%, il peggior dato da inizio 2016.
Il calo dell’AFD è così consistente da metterne in discussione anche il ruolo di migliore dei partiti minori. I sondaggi evidenziano infatti l’aggancio della sinistra Die Linke, che guadagna quasi un punto in 2 mesi ed aggancia l’AFD all’8.8%. Piuttosto invariato invece il dato relativo ai Verdi (GRÜNE), che si mantengono attorno al 7%.
Il buon momento della CDU sembra coinvolgere anche l’alleato storico, ovvero i liberali FDP. Il partito guidato da Christian Lindner guadagna un punto rispetto ad aprile e sfiora il 7%, centrando il miglior risultato degli ultimi 12 mesi. Ad oggi, l’asse giallo-nero (FDP-CDU) è accreditato complessivamente del 43%. Un dato che potrebbe favorire la fine della Große Koalition che ha governato la Germania per 8 degli ultimi 12 anni ed il ritorno ad una maggioranza di centrodestra.