Sondaggi elettorali: nasce la Lega di Salvini
Sondaggi elettorali: nasce la Lega di Salvini
Italian first. Ieri durante il Congresso della Lega che si è tenuto a Parma, Matteo Salvini, appena rieletto segretario, ha ribadito quale sarà la linea politica del partito. Prima gli italiani, sulla scia del “prima gli americani” di Trump. Il Nord viene dopo. Con buona pace di Umberto Bossi a cui Salvini regala però carezze. “Dico a Umberto che questa è la sua famiglia, la sua casa e la sua comunità. Diceva che non capivo niente allora e coerentemente dice che non capisco niente adesso. Accetto il vaffanculo di Bossi, ma non di chi cerca di imitarlo senza aver fatto quello che ha fatto lui”.
Il Senatùr, al netto delle smentite, sembra sempre più lontano dalla sua creatura. E non allontana le voci di suo possibile addio. “Io feci partire la Lega contro il centralismo e lì starò, io vado dove c’è da fare questa battaglia, se la Lega Nord diventa Lega Sud non m’interessa, ma non ho abbandonato la speranza – ha detto – Ci preoccupiamo troppo del sud, al sud non gliene frega niente dell’immigrazione, perché l’immigrazione sbarca al sud e poi viene al nord. Il sud ha bisogno di sviluppo, il nord non può dare più nessun aiuto, non ha neppure i soldi per badare a se stesso”.
Sondaggi elettorali: la Lega sfonda al Sud
E però la linea politica della Lega ma anche il suo elettorato sono cambiati. A dirlo è un’indagine condotta da Demos & Pi e pubblicata su Repubblica. Nonostante il bacino di voti leghista arrivi per la maggior parte dal Nord, con punte al Nord Est del 24%, anche nel resto d’Italia il Carroccio comincia a metter su radici. E così, se alle elezioni politiche del 2008, la percentuale di voti dall’area Sud registrava uno zero tondo tondo, ora la situazione è cambiata. Nel Mezzogiorno tanto criticato da Salvini, il Carroccio raccoglierebbe un dignitoso 10%.
Anche l’area politica di provenienza dell’elettorato leghista si è spostata. La Lega di Matteo Salvini, rispetto a quelle precedenti di Maroni e Bossi, intercetta più voti da chi si dichiara di destra. Perdono rilevanza gli elettori che si autodefiniscono di centrodestra. Segno che la svolta lepenista è ormai compiuta.
Sondaggi elettorali: tutti con Salvini
Per il Senatùr si tratta di una netta sconfitta. Tanto più che l’elettorato leghista è ormai tutto con Salvini che registra una fiducia più alta rispetto ai predecessori. Insomma, per Bossi l’unica strada percorribile è l’addio. Ma quanto varrebbe in termini elettorali una lista del Senatùr? Poco, dice Winpoll, appena il 2,2%. Tanto basta però per riportare la Lega sotto il 10% e ridare a Forza Italia e a Berlusconi la golden share del centrodestra.
Sondaggi elettorali: nota metodologica
L’Atlante Politico è realizzato da Demos & Pi per La Repubblica ed è curato da Ilvo Diamanti, insieme a Roberto Biorcio, Fabio Bordignon, Martina Di Pierdomenico e Alice Securo. La rilevazione è stata condotta nei giorni 8-11 maggio 2017 da Demetra con metodo mixed mode (Cati – Cami – Cawi). Il campione nazionale intervistato (N=1.014, rifiuti/sostituzioni: 5.164) è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.1%).