Sondaggi elettorali Parma: Pizzarotti verso la riconferma
Tra Grillo e Pizzarotti gli elettori del Movimento 5 Stelle scelgono il sindaco di Parma. Lo si evince leggendo i dati del sondaggio Demos & Pi pubblicato su Repubblica che dà il primo cittadino come netto favorito alle prossime elezioni comunali che si terranno nella città emiliana. Il sindaco uscente raccoglierebbe al primo turno il 42,1% dei voti con la sua lista Effetto Parma. Staccati, e di molto, i principali contendenti. Paolo Scarpa del centrosinistra è secondo al 27,3% mentre Laura Cavandoli del centrodestra è terza al 16%. Al ballottaggio non ci sarebbe storia. Qualunque fosse lo sfidante a vincere sarebbe sempre il primo cittadino.
Pizzarotti corre e a sfarne le spese è soprattutto il Movimento 5 Stelle che con il suo candidato Daniele Ghirarduzzi raccoglie le poche briciole rimaste (4,5%).
Il “Pizza”, come lo aveva bonariamente soprannominato Grillo, vince quindi la sua personale battaglia contro i suoi ex compagni di viaggio. D’altronde il 51% dell’elettorato Cinque Stelle è con lui. Lo strappo di Beppe poi consumatosi con l’addio di Pizzarotti al Movimento, a Parma non lo hanno capito. Anche perché il giudizio sulla giunta uscente è positivo (66%) mentre il sindaco gode del 60% della fiducia dei propri concittadini.
E le parole di Pizzarotti nei confronti de Movimento 5 Stelle suonano ora come un ammonimento. “Il 5 stelle, 5 anni dopo, non è più quello che era. Un gruppo che non esiste e che si candida, probabilmente solo contro di me”.
Sondaggi elettorali: nota metodologica
L’Atlante Politico è realizzato da Demos & Pi per La Repubblica ed è curato da Ilvo Diamanti, insieme a Roberto Biorcio, Fabio Bordignon, Martina Di Pierdomenico e Alice Securo. La rilevazione è stata condotta nei giorni 17-22 maggio 2017 da Demetra con metodo mixed mode (Cati – Cami – Cawi). Il campione intervistato (N=1.004, rifiuti/sostituzioni; 9.537) è rappresentativo per i caratteri socio-demografici. La distribuzione territoriale della popolazione del comune di Parma di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.1%).