Sondaggi elettorali Ixè: il Movimento Animalista non andrebbe oltre il 5%
Sondaggi elettorali Ixè: il Movimento animalista interessa ad un italiano su 6
Il Movimento Animalista caldeggiato da Silvio Berlusconi interessa a quasi un italiano su 6. Ma il suo potenziale elettorale è molto più contenuto. A dirlo è Ixè, all’interno del suo consueto Osservatorio Politico, la serie di sondaggi elettorali e politici condotta per Agorà.
Oltre all’analisi delle intenzioni di voto sul piano nazionale, l’istituto demoscopico ha chiesto agli elettori un giudizio sulla tempistica del ritorno alle urne. Da questo punto di vista, il monitoraggio condotto da Ixè evidenzia una voglia sempre minore di voto anticipato. A preferire attendere il 2018 e la chiusura naturale della legislatura è ora il 51% degli italiani. Un dato di ben 10 punti superiore rispetto agli umori registrati ad inizio maggio, con un trend in continua crescita nelle ultime settimane.
Sondaggi elettorali Ixè: il Movimento Animalista non andrebbe oltre il 5%
L’istituto condotto da Roberto Weber ha chiesto agli elettori italiani un’opinione sul Movimento Animalista, l’ultima idea elettorale avallata da Silvio Berlusconi. Un progetto che cattura l’attenzione del 16% degli italiani e di ben un elettore di centrodestra su 3. Decisamente più contenuto è invece l’interesse dei simpatizzanti di centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. Infatti, l’84% di loro non prenderebbe in considerazione l’idea di poter votare per tale partito.
Ma come dice il famoso detto, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Ed è esattamente la differenza che passa tra l’interesse degli italiani per il Movimento Animalista ed il suo effettivo bacino elettorale potenziale.
Secondo Ixè infatti, nonostante l’interesse di un italiano su 6 un partito simile non raccoglierebbe più del 5%. Un dato che ridimensiona considerevolmente le aspettative con cui Berlusconi aveva entusiasticamente presentato il nuovo progetto elettorale. Che quindi, sondaggi alla mano, potrebbe dover lottare addirittura a superare l’attuale soglia di sbarramento al 3%.