Questa mattina i membri della giunta di Confindustria si sono pronunciati, a scrutinio segreto, su chi dovrà essere il successore di Emma Marcegaglia per i prossimi quattro anni. I candidati erano due: Giorgio Squinzi, 69 anni, a capo della Mapei, la principale industria chimica Italiana, nonchè Presidente di Federchimica, ed Alberto Bombassei, Presidente dell’azienda metalmeccanica Brembo. La vittoria, tra i due, è andata al primo, con 93 voti contro gli 82 del rivale.
Giorgio Squinzi tra i due era sicuramente il favorito, potendo contare su un sostegno più ampio e sul pesante endorsement di Emma Marcegaglia, mentre Bombassei è stato sostenuto da varie territoriali piuttosto influenti ed ha cercato di capitalizzare su di sè il più possibile gli scontenti della Marcegaglia.
[ad]La partita per Viale dell’Astronomia è stata caratterizzata da un’asse Roma-Milano in sostegno a Squinzi, visto che Assolombarda – la Federazione territoriale della Lombardia – ha, attraverso il suo Presidente Alberto Meomartini, dato subito sostegno al capo della Mapei, così come Aurelio Regina, leader di Unindustria Roma, nonchè secondo molti prossimo vice di Squinzi. Unindustria Roma ha avuto sicuramente un ruolo importante in questa partita, anche perchè, in seguito alla clamorosa uscita di Fiat da Confindustria, la territoriale di Torino ha perso notevolmente peso in favore, soprattutto, di quella di Roma, uscita rafforzata.
Sono però stati in molti a chiedersi a nome di chi parlassero Assolombarda ed Unindustria, visto che sia nell’una, sia nell’altra, sono state molte le aziende di peso a schierarsi su Bombassei, così come sull’industriale di Curno sembrano essersi schierati anche vari ex Presidenti di Confindustria a partire da Luca Cordero di Montezemolo, Antonio D’Amato e Giorgio Fossa.
Adesso dovremo stare a vedere se Squinzi sarà in grado di ricostituire queste divisioni emerse in tutta la fase elettorale, ed in che modo riuscirà a farlo. L’uscita della Fiat ha causato sicuramente un terremoto degli equilibri interni a Viale dell’Astronomia, e ne abbiamo avuto la prova. Starà ora a Squinzi riuscire a trovare un nuovo equilibrio in Confindustria.