Mappe: come si divideva la giornata di artisti e scienziati famosi PARTE 2
In un precedente articolo abbiamo visto come suddividevano la propria giornata 26 tra gli artisti e gli scienziati più famosi di tutti i tempi. Ora, grazie alle grafiche realizzate dal designer RJ Andrews, possiamo vedere cosa facevano 14 tra questi, ora dopo ora.
Mappe: come si divideva la giornata di artisti e scienziati famosi PARTE 2
Ludwig van Beethoven
Sveglia all’alba per il compositore dell’Eroica. Dopo un caffè preparato con le proprie mani, Beethoven dedicava ore e ore al lavoro. Dopo pranzo, una camminata per trovare l’ispirazione, la lettura dei giornali, una cena semplice e via di nuovo a letto.
Wolfgang Amadeus Mozart
Dormiva decisamente meno l’illustre collega. Di certo lavorava tantissimo anche Mozart, a differenza del sentire comune che ne fa il simbolo dell’artista diviso tra “genio” e “sregolatezza”.
Honoré de Blazac
Un vero e proprio stacanovista, l’autore della Comédie Humaine. Balzac beveva anche 50 caffè allo scrittoio.
Charles Darwin
Le ricerche lo portarono a fare il giro del mondo pianeta. Nei suoi ultimi anni di vita, il padre dell’evoluzionismo, si divideva tra lo studio, le camminate e l’inseparabile compagna Emma.
Le Corbusier
Il celebre architetto cominciava le proprie giornate all’insegna dell’esercizio fisico.
Charles Dickens
Lunghissime passeggiate attraverso Londra per uno dei massimi rappresentanti della letteratura anglosassone. Probabilmente influirono sul suo immenso affresco dell’Età Vittoriana.
Piotr Ilic Cajkovskij
Una vita scandita dalla composizione e dalla lettura quella del rivoluzionario compositore russo.
John Milton
La giornata dell’autore del Paradiso Perduto nel 1660 circa. Era totalmente cieco dal 1652.
Immanuel Kant
Secondo un aneddoto famoso, la vita del filosofo tedesco era talmente regolare che gli abitanti della sua città natale regolavano gli orologi sulle sue passeggiate.
Sigmund Freud
Sigaro dopo sigaro, ne fumava anche 20 al giorno, la tipica giornata dello “scopritore” dell’inconscio.
Thomas Mann
Il Premio Nobel 1929 riservava alla scrittura dei suoi romanzi solo la prima parte della giornata.
Gustave Flaubert
Flaubert, invece, ha scritto Madame Bovary solo durante la notte.
Benjamin Franklin
Si poneva due domande all’inizio e alla fine di ogni giorno uno dei padri fondatori degli Stati Uniti. Appena sveglio si chiedeva: “cosa potrei fare di buono oggi?”. Si addormentava con un altro interrogativo: “Cosa ho fatto di buono oggi?”.