Spesa per la difesa, quasi nessuno supera il 2% come vorrebbe Trump nella NATO
Spesa per la difesa, quasi nessuno super il 2% come vorrebbe Trump nella NATO
Se ne è parlato al vertice NATO che ha preceduto il G7 di Taormina. E del resto è uno dei pallini fissi del presidente americano Trump.
La spesa per la difesa degli alleati della NATO. Finora, soprattutto dopo la Guerra Fredda, ma anche durante in realtà, avevano fatto quasi tutto gli USA. Che spendevano circa il doppio dei Paesi europei dell’Alleanza Atlantica.
E quasi il triplo dell’Italia, nel caso specifico.
Trump vorrebbe cambiare la situazione, sia per tagliare le spese USA, ma soprattutto per non lasciare all’Europa questo vantaggio fiscale. Ovvero quello di permettersi di spendere così poco per la difesa sfruttando l’ombrello americano.
Ma come è la situazione della spesa per la difesa nel 2016 in Europa e negli USA? Ce lo dice una mappa su dati di Bloomberg.
Spesa per la difesa, per l’Italia solo l’1,1% del PIL
La mappa mostra molto bene il disequilibrio all’interno della NATO.
Si va dal 3,6% degli USA a 0,9% del Belgio.
Quasi tutti i Paesi sono sotto il target NATO del 2%. Di fatto solo Regno Unito, Polonia, Estonia, Grecia, sono al di sopra.
Nel caso di Polonia ed Estonia per il timore della Russia. In quello della Grecia, al 2,4%, per una tradizione anche clientelare legata all’esercito.
Negli altri casi si sta sotto la soglia del 2% anche di molto. Anche la Francia, tradizionalmente attenta alla difesa, con l’1,8%
E poi la Germania con l’1,2%, l’Italia con l’1,1%, la Spagna con solo lo 0,9%.
A Est non si va oltre l’1,4% della Romania, per esempio.
Persino in Turchia, tradizionalmente con un esercito forte e pervasivo, non si sale oltre l’1,7%.
E certamente Trump non gradirà di vedere il vicino canadese fermarsi al 1% del proprio PIL.
Nei prossimi anni le coperte corte delle finanze pubbliche avranno una mano che le tira in più, quella dei generali.