Vacanze: le 10 spiagge più pericolose del mondo
L’apparenza spesso inganna. Proverbi a parte, ogni paradiso terrestre può celare le insidie più inaspettate. Squali, meduse velenose, radiazioni, ragni, vulcani. Non sempre spiagge e isole da sogno sono sinonimo di relax. Pensateci due volte prima di prenotare se volevate recarvi in una di queste località.
Vacanze: le 10 spiagge più pericolose del mondo
Atollo di Bikini, Marshall Island (Usa)
Tristemente famoso per i numerosi test nucleari, l’atollo di Bikini – costituito da 36 isolette – è diventato patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2010. Tra il 1946 e il 1958 è stato lo scenario di 20 test nucleari. Il livello di cesio è superiore al livello consentito e pertanto l’isola non può essere ripopolata perché insalubre. I prodotti locali sono sconsigliati e la mancanza di pesca negli ultimi 65 anni ha fatto proliferare la vita marina attirando numerosi squali.
Kilauea, Hawaii (Usa)
La spiaggia di sabbia nera a Kilauea si trova vicino ad uno dei vulcani più attivi del mondo: il Kilauea, appunto. Il vulcano è in costante eruzione dal 3 gennaio 1983. La lava calda fluisce nell’oceano e in alcuni punti la temperatura dell’acqua raggiunge i 45 gradi. Pochissime probabilità di trovarlo inattivo.
Fraser Island, Australia
Qui è meglio usare le ciabatte. Nella sabbia di Fraser Island, infatti, possono nascondersi ragni mortali. La spiaggia è spesso battuta dai cani selvatici, i dingo. E come se non bastasse il mare, è infestato da squali e meduse.
Playa Zipolite, Mexico.
Popolare tra i nudisti e i campeggiatori, Playa Zipolite è famosa per le sue grandi onde e le pericolose correnti. Nel 1995 è stato creato un team di bagnini che opera salvataggi “estremi”. Una misura che ha ridotto il numero delle vittime.
Gansbaai, Sudafrica
A Gansbaai sono presenti circa 60.000 foche. Naturale, quindi, che vengano attratti numerosi grandi squali bianchi. Tanti i turisti che sfidano la sorte per vedere questo predatore in azione. Nei mesi estivi non è così difficile avvistarli dalla spiaggia.
Praia de Boa Viegem, Brasile
La spiaggia Recife, in Brasile, attrae ogni anno numerosi turisti nonostante l’aumento del tasso di crimini violenti che avvengono in città. Come se non bastasse, dal 1992 siano stati registrati almeno 50 attacchi di squali, di cui 19 fatali. Gli ambientalisti accusano i pescherecci che avrebbero distrutto l’ecosistema nei pressi della costa, costringendo gli squali a cercare nuove prede.
Chowpatty, India
E in questa speciale classifica non può certo mancare Chowpatty, in India. Questa spiaggia è infatti considerata una delle più inquinate del mondo. L’acqua è contaminata dai liquami della vicina Mumbai ed è invasa da detriti e rottami delle operazioni di smantellamento di navi in demolizione. Vivamente sconsigliata.
Shenzen, Cina
Quando il pericolo arriva dal vicino di sdraio. È il caso di Shenzen, in Cina, dove è il caos della spiaggia a rendere pericoloso l’ambiente circostante.
Northern Territory e Queensland, Australia.
Piccole, ma velenose e letali. Le loro punture possono provocare un arresto cardiaco fulminante. Ogni anno, tra ottobre e aprile, intere popolazioni di cubomeduse (cubozoa) costringono alla chiusura di centinaia di spiagge in Australia settentrionale. Queste creature sono e responsabili di almeno 70 decessi dal 1883.
Red Triangle, California (Usa)
Tra Big Sur e Bodega Bay, questa zona della costa Nord della California è dove viene registrato l’11% degli attacchi all’uomo da parte di enormi squali bianchi.