NoTAP, la mappa dei gasdotti europei esistenti e di quelli in progetto
La polemica sembra essersi provvisoriamente placata. Ma c’è da giurare che la vicenda si trascinerà per anni come con la TAV in Val di Susa.
Stiamo parlando della TAP, ovvero della Trans-Adriatic Pipeline, il progetto per il trasporto di gas naturale dala Turchia.
La conduttura partirà, secondo le ipotesi, dal confine greco-turco, per approdare attraverso il mare nel Salento, dove si collegherà alla rete italiana. Ed è qui, per gli 8 km di penetrazione in Puglia che vi è la polemica. In realtà in Grecia e Albania i km sono centinaia, e i condotti partono da ancora più lontano. Dalla lunga Trans Anatolian Pipeline (TANAP) che attraversa tutta la Turchia.
Si tratta di diminuire la dipendenza dalla Russia, e diversificare le fonti di approvvigionamento. Ma le polemiche riguardano l’impatto ambientale delle condutture che scorreranno sotto terra, ma la cui messa in posa richiede lavori. Così sono stati trasferiti provvisoriamente alcuni ulivi nell’area di Melendugno, scatenando la protesta di sindaci e attivisti.
Ma in Italia e in Europa si tratta delle prime condutture di gas naturali esistenti? Naturalmente no, sono migliaia i km già esistenti. Costruiti nel tempo, come ci mostra la mappa di Vividmaps
Nonostante i NoTaps, la rete capillare di gasdotti in Italia è già realtà
La mappa mostra bene come l’Italia sia tra le aree d’Europa con la maggiore densità di gasdotti, di varia importanza.
Una dorsale parte dalla Sicilia e arriva in Pianura Padana, dopo essere giunto dalla Tunisia. E molte sono le diramazioni in tutta la penisola, con diversi condotti minori soprattutto in Pianura Padana. Che del resto è una delle aree più densamente popolate d’Europa. Infatti anche la regione della Ruhr e Belgio e Olanda, ugualmente popolose, sono percorse da migliaia di km.
Il Mare del Nord, zona di estrazione, è l’unico tratto acquatico che vede partire dalle piattaforme tubazioni che raggiungono la terra ferma nel Regno Unito e in Germania.
In rosso i tratti progettati. Non sono molti. Appunto quello che dalla Grecia dovrebbe raggiungere l’Italia, quello tra Algeria e Sardegna e Corsica. Uno tra la Turchia europea e Vienna,un altro lungo l’Appennino in Italia.
Il tutto per offrire una maggiore diversificazione alle autostrade del gas che vediamo provenire dalla Russia. Attraverso Ucraina, Polonia, Bielorussia, ecc. NoTap permettendo naturalmente