Sondaggi politici SWG, sindacati: quali sono i più rappresentativi?
Nel dossier settimanale dell’istituto demoscopico SWG si parla di sindacati. Si va dal concetto di rappresentanza – trattato in questo articolo – fino alla loro utilità e fiducia nell’attualità. Il sondaggio – diviso in due parti – sembra non lasciar scampo a un modello organizzativo centrale per le battaglie operaie. Nell’attualità, infatti, sembra che la maggior parte dei sindacati rappresenti gli interessi del vertice organizzativo. Questo è ciò che traspare dal sondaggio qui proposto. Ovviamente si tratta di percezioni. Ciò non toglie che la crisi di rappresentanza si fonda proprio sulla legittimità data dalla categoria (o dal gruppo, o popolo, a seconda dei casi). Vediamo, allora, come vengono percepite alcune delle più importanti sigle sindacali del Paese. La domanda posta è la seguente;
“Quando pensa alle associazioni di rappresentanza, lei oggi a che cosa le associa maggiormente?”
Coloro che ritengono che “i sindacati siano organizzazioni organiche alla ‘casta’ che difendono le proprie rendite di posizione”, vedono una particolare associazione logica con quattro organizzazioni. D’altro canto, per coloro che continuano a sostenere la bontà dei sindacati, le sigle più ricorrenti sono altre.
Sondaggi politici SWG, sindacati: crisi di Confindustria e altre sigle storiche
Tra le associazioni di categoria, c’è un “quartetto” che non sembra difendere gli interessi degli affiliati, bensì quelli della “casta” interna. Questa è la percezione degli intervistati da SWG. Il campione si esprime in maniera decisamente sfavorevole su Confindustria, sulla Cisl, sulla Uil e sulla Ugl. Nell’ordine, la metà del campione non vede di buon occhio l’organizzazione presieduta da Vincenzo Boccia (e, in passato, guidata da Squinzi, Marcegaglia e Luca Cordero di Montezemolo). Seguono la Cisl (49%), la Uil (48%) e l’Ugl (47%).
Sondaggi politici SWG: Coldiretti la più rappresentativa
Per coloro che sostengono che i sindacati siano “organizzazioni indipendenti che operano negli interessi dei propri iscritti”, pensano a sigle sindacali distinte. Tra le prime 4 rientra anche la CGIL, unica sigla storica che sembra salvarsi dallo scollamento tra rappresentanti e rappresentati.
Il 24% vede nel sindacato guidato dalla Camusso un esempio di indipendenza. Va ancora meglio alla Legacoop (28%), a Confartigianato e Cna (30%). La sigla percepita come la più rappresentativa, però, è sicuramente la Coldiretti. Il sindacato guidato attualmente da Moncalvo viene associato nel 36% dei casi a associazione che opera nell’interesse dei propri iscritti. Un risultato non da poco per la principale associazione agricola italiana.
Nota metodologica: in immagine