Alitalia-Etihad, accordo fatto. Agli arabi il 49% della compagnia italiana
Alitalia-Etihad confermano di aver trovato un accordo sui termini e sulle condizioni dell’operazione con cui la compagnia di Abu Dhabi acquisterà una partecipazione azionaria 49% in Alitalia. Lo si legge in una nota congiunta. Alitalia ed Etihad “procederanno già dai prossimi giorni alla finalizzazione della documentazione contrattuale, che includerà le condizioni concordate”. Lo si legge in una nota congiunta. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’approvazione delle competenti autorità Antitrust.
L’annuncio delle due compagnie arriva quando è ancora da sciogliere il nodo dei 2250 esuberi previsto dal piano della compagnia di Abu Dhabi. Il confronto con i sindacati è iniziato all’insegna del muro contro muro, con le organizzazioni dei lavoratori che si sono dichiarate indisponibili ad affrontare il tema occupazionale nei termini prospettati. Una nuova convocazione da parte dell’azienda è attesa a breve. Accordo evidentemente trovato, invece, sull’altro tema caldo, la ristrutturazione del debito con le banche. Lo schema su cui si è lavorato in questi giorni prevede la rinegoziazione di 565 milioni di debito, con la cancellazione di un terzo e la conversione in azioni (con un convertendo a 2-3 anni) dei restanti due terzi. Le banche creditrici di Alitalia, Intesa, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio, hanno evidentemente raggiunto una posizione condivisa. Assicurazioni sufficienti sono state fornite anche sul fronte delle infrastrutture, rispetto alle richieste di Etihad: il superamento del decreto Bersani che limita gli slot per Linate, stop ai vantaggi competitivi per le low cost e migliori collegamenti ferroviari con l’aeroporto di Fiumicino.