Sondaggi politici SWG: 4 italiani su 5 preoccupati per cambio climatico

Pubblicato il 5 Giugno 2017 alle 12:53 Autore: Alessandro Faggiano
accordo di Parigi

Sondaggi politici SWG: 4 italiani su 5 preoccupati per cambio climatico

L’istituto demoscopico SWG ci mostra un sondaggio – rilevato qualche mese fa – sul cambio climatico. In occasione della giornata mondiale dell’ambiente, si evince l’interesse degli italiani per il tema. La maggior parte sembra preoccuparsi per gli effetti del cambio climatico. La domanda sottoposta da SWG è la seguente;

Lei è molto, poco o per niente preoccupato per gli effetti del cambio climatico?

Tra le risposte possibili s’include anche il “non sa”. Nel complesso, la teoria antropogenica del cambio climatico sembra essere decisamente diffusa e accettata. Leggiamo e analizziamo, nello specifico, i risultati del sondaggio.

 Sondaggi politici SWG, cambio climatico: quasi 4 italiani su 5 preoccupati per i possibili effetti

Come affermato anteriormente, La gran maggioranza degli italiani teme gli effetti del cambio climatico (probabilmente, in primis, il global warming). Quasi uno su due (il 47%) si definisce abbastanza preoccupato. Un altro 31%, invece, manifesta una preoccupazione ancor maggiore. Nel complesso, il dato aggregato di coloro che temono gli effetti del cambiamento climatico, raggiunge il 78%. Praticamente quattro italiani su cinque.

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Segue, decisamente staccata, una delle risposte meno negative. Il 12% si considera poco preoccupato al rispetto. L’opzione della “preoccupazione zero” viene scelta da appena il 4% del campione preso in esame. Infine, un 6% non sa o non risponde. Una percentuale decisamente bassa che conferma come la stragrande maggioranza della popolazione italiana abbia una propria idea sul tema.

Sondaggi politici SWG, cambio climatico: un tema centrale

Allo stato attuale, la politica deve necessariamente trattare il tema del cambio climatico. La pressione sociale e il focus offerto dai media ha forzato – in alcuni casi – a prendere una posizione al rispetto. Tra l’altro, le ultimissime settimane sono state marcate dal “dietrofront” degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi. Donald Trump ha ricevuto l’appoggio della maggioranza repubblicana, ma non della cittadinanza statunitense nella sua totalità. In conseguenza della marcia indietro del Paese leader del free world, Putin ha cominciato a temporeggiare per evitare una ratifica immediata dell’accordo da parte della “Madrepatria”.

QUI trovi la mappa dell’accordo di Parigi: chi ha firmato, chi ha ratificato, chi non lo accetta.

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Nota metodologica: in immagine

 

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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