LGBT: la mappa dello stato di diritto di unioni civili e matrimoni, Paese per Paese

Pubblicato il 6 Giugno 2017 alle 00:00 Autore: Alessandro Faggiano
Diritti LGBT, Grecia, Italia, due persone con la bandiera dei diritti lgbt davanti ad un ministero greco

LGBT: la mappa dello stato di diritto di unioni civili e matrimoni, Paese per Paese

Questa mappa – aggiornata al 24 maggio 2017 – elaborata da un utente di Reddit, mostra l’avanzamento normativo riguardante unioni civili e matrimoni gay. I diritti del collettivo LGBT sono sotto i riflettori da qualche anno a questa parte. Recentemente (nel 2016), anche il Paese leader, gli Stati Uniti d’America, hanno compiuto un decisivo passo in avanti, ovvero: formalizzare l’approvazione dei matrimoni gay su tutto il territorio federale. Si può evincere una certa differenza tra ovest ed est del mondo (partendo dal “meridiano 0”). Se nelle Americhe e in parte d’Europa il diritto per il collettivo LGBT è garantito a livello formale, non si può dire lo stesso dell’Africa e dell’Asia. Analizziamo la mappa nel dettaglio.

LGBT: matrimoni gay sono una realtà nelle Americhe

Una buoan parte dei Paesi americani ha compiuto “l’ultimo passo” per la formalizzazione dei diritti del collettivo LGBT. Negli ultimi due anni, sia gli Stati Uniti che la Colombia hanno legalizzato pienamente i matrimoni gay. In ambo i casi, si è trattato di un procedimento preso per via giudiziaria. Ovvero, le Corti hanno avuto un peso decisivo nel processo, molto più del potere legislativo. Queste si aggiungono a Brasile, Argentina, Uruguay e Canada. In Ecuador e Cile è riconosciuta l’unione civile (al pari dell’Italia e della Germania). Per il Messico, il matrimonio viene riconosciuto ma, in alcuni Stati, non può essere ancora celebrato.

LGBT: Italia e Germania ancora per le unioni civili

In Europa, una buona parte dei principali Stati ha legalizzato pienamente il matrimonio gay. Dalla Spagna alla Francia, passando per Regno Unito, Irlanda del Nord e Paesi scandinavi (includendo la vicina Danimarca). Mancano all’appello alcuni importanti Paesi comunitari, quali l’Italia e la Germania. La prima, con una forte impronta sociale cattolica. La seconda, guidata dalla CDU da molti anni e poco incline a ulteriori concessioni. Per i Paesi di maggior retaggio cattolico, c’è – in media – una maggior reticenza.

LGBT: il vuoto normativo in Africa e Asia

Tranne per Taiwan (pronta a legalizzare i matrimoni gay), la stragrande maggioranza dei Paesi asiatici non riconosce le coppie di fatto. Stesso discorso per il continente nero. Solo il Sud Africa ha agito normativamente per garantire il matrimonio al collettivo LGBT. Infine, in Australia, si studia una proposta di legge per regolarizzare le unioni civili.

mappe LGTB matrimoni gay

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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