SEL: respinte dimissioni Vendola, si cerca la ‘strada giusta’, ma le defezioni aumentano
Direzione Sel: per Sinistra Ecologia e Libertà è forse la direzione più difficile della sua breve storia. Vendola si presenta dimissionario, accogliendo l’invito della direttrice de Il Manifesto Norma Rangeri circa la necessità di rinnovare la leadership del partito. Nonostante un congresso celebratosi a Rimini solo ad inizio anno in apparenza sereno che ha riconfermato la fiducia al leader Vendola, la situazione è precipitata dopo l’abbandono del partito di Gennaro Migliore e altri deputati.
In effetti il dibattito interno e le indiscrezioni parlavano da mesi di due linee diverse interne a Sel: una più convinta della necessità di una linea radicale e antigovernativa rappresentata dal coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni e un’altra più intenzionata a sostenere l’azione del Governo guidata dall’ormai ex capogruppo alla Camera Gennaro Migliore. Nel frattempo si sono tenute le elezioni europee che se da un lato hanno visto la Lista Tsipras (di cui Sel è stata una componente) raggiungere il 4% dall’altra hanno causato l’esclusione dell’unico potenziale eletto di Sel (Marco Furfaro) che ha pagato la decisione di Barbara Spinelli di accettare il seggio di eurodeputato dopo aver detto il contrario per l’intera campagna elettorale. Le elezioni europee hanno inoltre fatto registrare l’affermazione del Pd che ha superato il 40% dei consensi.
Insieme parlamentari di Camera e Senato dovranno decidere se accettare o meno le dimissioni di Vendola. E decidere chi dovrà sostituire Gennaro Migliore come capogruppo alla Camera. In tutti i casi sarà necessario approfondire le ragioni della crisi di Sel e decidere che tipo di approccio continuare ad avere rispetto all’azione del Governo Renzi. C’è infine da considerare che se Sel deciderà di continuare l’opposizione parlamentare dovrà comunque allearsi col Pd, di cui lo stesso Renzi è segretario, nel turno di elezioni amministrative della prossima primavera.
ALTRE DEFEZIONI – “Caro Nichi, ti comunichiamo, non senza tristezza, la decisione di lasciare Sel e il suo gruppo alla Camera, per riappropriarci della libertà del dubbio, della valutazione critica”. Firmatari: Alessandro Zan, Fabio Lavagno e Nazareno Pilozzi, confermando le loro dimissioni dal partito. “La nostra scelta – scrivono i tre dimissionari – avviene dentro a un quadro complessivo che trae le sue origini dalle molte inversioni di rotta, troppe, rispetto al progetto originario in cui abbiamo creduto. Abbiamo profuso tutti gli sforzi necessari perché Sel potesse trasformarsi in un partito di sinistra moderno, democratico, utile alle esigenze sociali più stringenti”. La diaspora (cit Vendola) non è però finita qui. Nel pomeriggio lascia pure Sergio Boccadutri, deputato, tesoriere, tra i fondatori di SEL . In tutto 10 persone. Un colpo duro da assorbire per Vendola che commenta così gli addii: “La fuga e la diaspora ci dispiacciono molto, è antipatico il copione dello stillicidio, ma la comunità ferita è viva e intende ricominciare anche a discutere dei ruoli di direzione a cominciare dal mio”.
Siamo addolorati per la diaspora di parlamentari, ma è un pò antipatico il copione dello stillicidio degli annunci di addio da #Sel
— Nichi Vendola (@NichiVendola) 25 Giugno 2014
VENDOLA, DIMISSIONI RESPINTE – Dopo una lunga riunione, durata circa quattro ore, la direzione nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà ha deciso di respingere le dimissioni di Nichi Vendola, approvando la sua relazione conclusiva.