Nasce il gruppo parlamentare di ispirazione trumpiana “America First”
Circola in queste ore il manifesto politico del costituendo gruppo parlamentare “America First Caucus”. Fra i promotori dell’iniziativa spiccano i deputati repubblicani Marjorie Taylor Greene (Georgia) e Paul Gosar (Arizona). Intenzionati ad unirsi al gruppo sarebbero anche Louie Gohmert (Texas) e Matt Gaetz (Florida). Scopo della corrente parlamentare è “promuovere politiche che comportino benefici di lungo termine per la nazione americana”, in linea dichiarata con l’ideologia nazional-populista sostenuta da Donald Trump.
Il documento si apre avanzando la necessità impellente di una riforma del sistema elettorale statunitense. Gli estensori del manifesto, infatti, hanno supportato attivamente le accuse di “frode” nelle elezioni presidenziali dello scorso novembre, affermando l’invalidità della vittoria di Joe Biden.
Fanno discutere, inoltre, alcuni passaggi del programma, in cui si parla di “America […] nazione rafforzata dal comune rispetto delle specifiche tradizioni politiche anglo-sassoni“ . In aggiunta, i promotori dell’iniziativa deplorano l’“immigrazione di massa post-1965”, considerata una “minaccia esistenziale al futuro di lungo periodo dell’America, nazione unica caratterizzata da un’unica cultura e un’unica identità”.
Le reazioni del mondo politico al gruppo parlamentare America First
Secondo i critici, il manifesto sposa le teorie dei nazionalisti bianchi e dei suprematisti. In particolare, si punta il dito contro il deputato Paul Gosar, che di recente ha partecipato all’America First Political Action Conference in compagnia del leader suprematista Nick Fuentes.
I primi a dissociarsi dal documento sono proprio i Repubblicani. Il leader del Partito alla Camera dei Rappresentanti, Kevin McCarthy, ha dichiarato in un tweet: “L’America si fonda sull’idea che tutti siamo stati creati uguali e che il successo è il frutto di lavoro duro e onesto. Non si fonda sull’identità, la razza, la religione. Il Partito Repubblicano è il partito di Lincoln e promuove più opportunità per tutti gli Americani – non richiami nativisti”.
Gli fa eco la numero 3 del Partito alla Camera, Liz Cheney: “I Repubblicani credono nell’eguaglianza delle opportunità, nella libertà e nella giustizia per tutti. Insegniamo ai nostri bambini i valori della tolleranza, della decenza e del coraggio morale. Il razzismo, il nativismo e l’anti-semitismo sono il male. La Storia insegna che siamo tutti obbligati a contrastare e rigettare queste forme di odio”.
Adam Kinzinger, uno dei pochi repubblicani ad aver votato a favore dell’impeachment contro Trump, si spinge oltre, chiedendo che gli aderenti all’iniziativa vengano rimossi dalle commissioni parlamentari. Una vera e propria doccia fredda sulla nuova compagine politica che ha avuto come risultato quello di sospenderne l’inaugurazione formale a data da destinarsi.