Pensioni ultime notizie: precoci e decreti attuativi, furia comitati
Novità sulle pensioni con le ultime notizie sui precoci, i comitati sono sempre più indispettiti. Nemmeno oggi in Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i decreti attuativi di Ape e Quota 41. Intanto rappresentanti dei lavoratori in uscita anticipata richiedono ulteriori ampliamenti. Il governo aveva annunciato l’inizio delle domande entro il 1 maggio. Inoltre le richieste dei comitati ’41 anni per tutti’ sono rimaste inascoltate. La proposta firmata da Barletta e Damiano in parlamento è finita nel dimenticatoio. Ecco la situazione nel dettaglio sulla pensione anticipata.
Pensioni ultime notizie: decreti attuativi, comitati su tutte le furie
La Quota 41 è stato calcolato che numeri alla mano sarà utile solamente al 10% dei lavoratori precoci. Solo quelli che sono in condizione di maggior disagio possono far domanda per essere ammessi. A oggi, secondo quanto contenuto nei decreti attuativi ancora fermi in Corte dei Conti, solo chi prima dei 19 anni ha lavorato 12 mesi può avere la pensione anticipata. Oltre a questo è necessario rientrare in alcune caratteristiche tutelate. Disoccupati, invalidi, caregivers, addetti alle mansioni gravose e usuranti rientrano. Con la retroattività inserita dal Consiglio di Stato dal 1 maggio 2017 escono con 41 anni di contributi e il massimo dell’assegno pensionistico.
Pensioni ultime notizie: precoci, gli altri sono fuori
Tutti gli altri precoci sono esclusi dalla flessibilità in uscita e per la maggior parte di loro sarà anche peggio. Infatti non potranno richiedere ne Ape social, ne Ape volontario. Necessario aver compiuto almeno 63 anni anagrafici per l’accesso. L’unica via d’uscita in questi casi è pagarsi autonomamente i contributi e successivamente fare domanda a 42 anni e 10 mesi. Ma la cosa che più fa rabbrividire i soggetti interessati è che nel caso in cui finiscano i fondi, il tutto slitterà all’anno prossimo.
Pensioni ultime notizie: richieste dei comitati
In tutto ciò i comitati sono sempre più inviperiti. Già mesi fa hanno cominciato a protestare per richiedere la Quota 41 per tutti, ma le richieste a oggi sono rimaste inascoltate. Nello specifico i paletti da rimuovere, secondo le associazioni dei precoci sono: i 12 mesi di contributi ante 19 anni e le condizioni di maggior svantaggio. Dopo quasi 40 anni di lavoro non è possibile sentirsi dire di essere troppo giovani per avere la pensione, affermano.
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