Pensioni notizie precoci: Ape e decreti attuativi, via ufficiale
Questa volta ci siamo, le ultime sulle pensioni regalano notizie positive ai precoci. I decreti attuativi per Ape social e Quota 41 stanno per essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Il via definitivo arriverà dopo l’approvazione della manovra correttiva della legge di bilancio. Calendario alla mano vuol dire che tra domani, massimo dopodomani avverrà la pubblicazione. L’ultimo passaggio del lungo iter è necessario per consentire l’uscita anticipata ai tanti precoci in attesa. Con il via ufficiale, però resteranno ancora tanti interrogativi sui requisiti.
Pensioni notizie precoci: decreti attuativi in Gazzetta Ufficiale
Dopo l’attento lavoro della Corte dei Conti i due testi per Ape social e Quota 41 verranno resi pubblici entro poche ore sulla Gazzetta Ufficiale. Questo è quanto emerge secondo i ben informati, dopo mille peripezie finalmente i provvedimenti diventano operativi. I lavoratori precoci in possesso dei requisiti dovranno produrre un’istanza iniziale entro il 15 luglio. Appena un mese di tempo per riassumere tutta la carriera e spedire i documenti all’Inps che analizzerà il tutto.
Pensioni notizie precoci: Ape e Quota 41, convenienza relativa
L’Ape social è interamente garantita dallo Stato, non verrà richiesto alcun anticipo al pensionato. La Quota 41 anni di contribuzione è rivolta invece a chi ha versato 12 mesi di contributi entro i 19 anni d’età. Ma secondo un calcolo effettuato da alcuni esperti, sembrerebbe che il congedo straordinario sia migliore a livello economico. Specificamente per chi assiste parenti disabili il tetto massimo di 1500 euro lordi è limitante. Il congedo straordinario biennale può essere liquidato massimo per 24 mesi di vita contributiva. I benefici sono principalmente due: contributi sovrapponibili per la pensione e l’indennità economica più alta rispetto all’Ape agevolato.
Pensioni notizie precoci: problemi persistenti
Per i soggetti interessati, ampliare ulteriormente i requisiti potrebbe essere una soluzione equa per concedere a più persone la flessibilità in uscita. Da tempo ormai i comitati protestano ampliare Quota 41 per tutti, sena considerare che la fase di sperimentazione terminerà a fine 2018. Parte dei fondi necessaria potrebbe essere spostata dall’Opzione donna, come confermato da Cesare Damiano. La misura pensata dall’esecutivo non ha avuto il numero di adesioni sperate.
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