Sondaggi politici SWG: per gli italiani, l’ascensore sociale si è bloccato
In uno degli ultimi dossier di SWG, si parla di classi sociali. In un precedente articolo, abbiamo analizzato l’autoposizionamento degli italiani e la percezione delle loro difficoltà economiche. Qui, ci concentriamo sull’analisi dello “sviluppo sociale”. Per dirlo in termini familiari: sull’ascensore sociale. Il risultato sembra confermare pienamente la prima parte del dossier. Ma andiamo con ordine.
Sondaggi politici SWG: condizione immutata o peggiorata negli ultimi anni
La prima domanda posta in questo segmento di sondaggio, è la seguente:
La sua condizione sociale, negli ultimi anni è…
SWG offre un importante ventaglio di risposte, che possono riassumersi in tre dati aggregati, equivalenti al miglioramento, peggioramento o staticità nella scala sociale. Proprio quest’ultima opzione viene scelta dalla maggioranza del campione. Il 43% degli intervistati sostiene che la sua condizione sociale sia rimasta la stessa. A poca distanza troviamo il dato aggregato di coloro che considerano essere scesi nella scala sociale.
Nel complesso, il 41% del campione opina che la propria condizione sociale sia peggiorata. In questo, si risaltano vari dati importanti. In primo luogo, un gran numero di individui che si consideravano di ceto alto, crede di essere passato al ceto medio (13%). Un 28%, invece, sostiene di essere “scivolata” verso il ceto fragile o marginale. La percentuale di individui che vedono la propria situazione peggiorata cresce in maniera drastica tra i residenti al Centro (48%) e nelle Isole (51%). Appena un 8% del campione considera migliorata la propria condizione sociale.
Sondaggi politici, ascensore sociale: individui in condizioni disagiata prospettano un futuro negativo
Riguardo alle prospettive per il futuro, si nota una forte divergenza tra coloro che appartengono al ceto medio-alto, e coloro che si trovano in una situazione di fragilità e marginalità economica. Per chi considera buona la propria condizione economica, vede un futuro decisamente stabile (58%) o in ascesa (21%).
Appena 1 su 10 del ceto alto considera che la sua condizione sociale futura andrà calando. Il ceto medio riflette, invece, la media del campione, discostandosi di appena 2 punti percentuali nel complesso. Una deviazione praticamente irrisoria. Infine, per le classi più disagiate, c’è la sensazione di una ulteriore discesa nella scala sociale. Il 54% degli individui di ceto fragile e marginale vedono un futuro “in calo”.