Rinnovo contratto statali, ultime notizie: stangata assenze

Pubblicato il 14 Giugno 2017 alle 15:24 Autore: Camilla Ferrandi
rinnovo contratto statali

Rinnovo contratto statali, ultime notizie: stangata assenze

Continua la lotta all’assenteismo nel pubblico impiego. Dopo le numerose strette degli ultimi tempi, arriva una nuova ‘stangata assenze’. Il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia pone un tetto massimo di assenze annuali per malattia. E lo fa attraverso un atto di indirizzo riguardante il rinnovo dei contratti statali. Ovviamente, nel nuovo contratto del pubblico impiego “per patologie gravi saranno riconosciute le giornate post terapia, oggi escluse. Nessuna stretta. Più diritti”. Lo precisa il Ministro in un tweet.

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Ad oggi sono fuori dal conteggio dei giorni di malattia le giornate di ricovero ospedaliero, di day-hospital e svolgimento delle terapie stesse. Ma tale regola non si estende ai giorni seguenti, nonostante determinino incapacità lavorativa. Proprio per questo motivo, la direttiva rimanda all’Aran il compito di includere, all’interno del tetto massimo, anche i giorni di assenza collegati alle terapie salvavita. Sarà sempre l’Aran a negoziare il computo dei giorni di assenza collegati all’effettuazione delle stesse. Questo, si specifica, “a condizione che si determinino effetti comportanti incapacità lavorativa”.

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Rinnovo contratto statali, ultime notizie: stangata assenze

L’atto prevede, inoltre, una disciplina specifica sui permessi orari per visite mediche, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici. Questi saranno fruibili a giorni e, in alcuni casi, ad ore. In questi casi, l’assenza dovrà essere sempre giustificata con un’attestazione rilasciata dal medico o dalla struttura che ha svolto la visita o prestazione. La direttiva disciplina anche i permessi ‘personali’. Nello specifico: permessi brevi a recupero; permessi per motivi familiari; permessi indicati come “base di partenza per ulteriori avanzamenti nella direzione mi una maggiore conciliazione e tra tempi di vita e di lavoro”. Anche per la loro fruizione verrà posto un tetto annuale massimo. Si specifica, inoltre, che 6 ore di permesso ‘personale’ corrispondono ad un’intera giornata di assenza.

Infine, l’atto d’indirizzo Madia indica un periodo di servizio minimo giornaliero pari ad almeno la metà dell’orario di lavoro quotidiano. Salvo casi di urgenza, è indicato, saranno comunque necessari adeguati periodi di preavviso.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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