Attentato Bruxelles 2017: quello che sappiamo finora
Attentato Bruxelles 2017: quello che sappiamo finora.
L’attentato a Bruxelles sventato ieri sera alla stazione centrale si arricchisce di nuovi particolari. Il portavoce della procura federale Eric Van Der Sypt ha rilasciato diverse informazioni sull’attentatore. Il suo nome non è stato ancora diffuso. Si conoscono solo le iniziali: O. Z. Questa mattina alle 10 le forze di sicurezza hanno perquisito l’appartamento dell’uomo a Molenbeek. Di origine marocchina, 36 anni, l’uomo non indossava una cintura esplosiva.
Attentato Bruxelles 2017: tutto quello che c’è da sapere
Questo il resoconto di Van Der Sypt: l’attentatore è entrato alla stazione alle 20.39. Quindi è passato per la biglietteria ed è sceso in direzione dei viaggiatori che si trovavano ai piedi delle scale. Sono le 20.44, ora in cui l’attentatore “afferra la sua valigia gridando e provocando un’esplosione parziale” secondo le informazioni del procuratore. La valigia ha preso fuoco, ma non ha ferito nessuno.
L’uomo è sceso quindi sulla banchina in direzione di un capostazione. La valigia abbandonata è esplosa una seconda volta, più violentemente. L’attentatore è perciò risalito nella sala centrale e si è diretto verso un militare gridando Allahu Akbar. Il militare ha fatto subito fuoco e l’attentatore è morto sul colpo.
Stando ai dati raccolti dalla procura, la valigia dell’uomo conteneva piccole bottiglie di gas e chiodi. L’uomo non era ricercato per terrorismo.
Attentato Bruxelles 2017: falso allarme a Namur
Il Belgio è ripiombato nel terrore e la paura degli attentati si fa sentire. Dopo lo sventato attacco di ieri, questa mattina è stato dato un allarme alla stazione di Namur. La causa? Una valigia dimenticata che è stata subito neutralizzata. La circolazione attorno alla zona era stata interrotta verso le 10.30. Adesso la situazione è tornata alla normalità.
Attentato Bruxelles 2017: controlli ad Anversa
La polizia belga ha chiuso questa mattina diverse strade ad Anversa. I blocchi sono stati effettuati attorno al quartiere della stazione. La causa dei blocchi deriva da un’indagine in corso, ma di cui si ignora l’oggetto. La stazione però non è stata chiusa e resta accessibile. Il traffico urbano singhiozza a causa della chiusura di alcune strade. Nel quartiere sono presenti molti poliziotti e militari. L’indagine in corso potrebbe essere collegata allo sventato attentato di Bruxelles di ieri.