Nomine Ue: torna in corsa Enrico Letta, Renzi: “Puntiamo su crescita e lavoro”

Pubblicato il 26 Giugno 2014 alle 13:13 Autore: Antonio Scafati

Non c’è solo il nome di Jean-Claude Juncker sul tavolo intorno al quale si incontreranno oggi i leader europei. Sono tante le caselle da riempire, tanti i ruoli da assegnare. E non è escluso che nel giro possa rientrare anche Enrico Letta, ex primo ministro italiano che a febbraio ha lasciato spazio a Matteo Renzi.

Forte del risultato ottenuto alle elezioni europee, il Partito Democratico vuole vedere riconosciuto il proprio peso a Bruxelles. Federica Mogherini, attuale ministro degli Esteri, dovrebbe traslocare sulla poltrona di Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell’Unione. Ma è il nome di Enrico Letta ad essere tornato a galla nelle ultime ore. Letta potrebbe sostituire Herman Van Rompuy alla presidenza del Consiglio Europeo.

L’ex primo ministro italiano potrebbe essere la carta capace di mettere d’accordo tutti. I francesi non vedono di buon occhio Helle Thorning-Schmidt, premier socialdemocratica danese. La stampa di Copenaghen da mesi scrive di un possibile incarico di prestigio a Bruxelles per l’attuale primo ministro, ma Parigi non vuole affidare il Consiglio europeo a un paese che non fa parte della zona euro.

letta

Letta potrebbe essere l’uomo giusto: conosce le istituzioni europee, ha doti di mediatore, è stimato. La sua candidatura potrebbe trovare sostegni importanti. Già un paio di settimane fa l’ipotesi di Letta al Consiglio europeo aveva preso a circolare ma il diretto interessato continua a esprimere cautela: “Enrico non cerca nomine” ha detto un suo collaboratore, come scritto dal Messaggero.

Il gioco degli incastri in effetti è complicato. La presidenza del Consiglio europeo è una tessera fondamentale nel mosaico delle nomine, forse la più importante. Il Messaggero sostiene che Renzi proverà a chiudere la partita già in giornata, o quanto meno a incassare il via libera sulla nomina di Mogherini.

Per il resto, alcune tessere sono già state messe al loro posto. Martin Schulz resta il candidato dei Socialisti e Democratici alla presidenza del Parlamento Europeo. Anche i popolari lo appoggeranno. Gianni Pittella, vicepresidente del gruppo dei Socialisti e Democratici, sostituirà Schultz alla guida del gruppo a partire da luglio. David Sassoli, attuale capo delegazione del partito democratico al Parlamento europeo, è invece in corsa per il ruolo di vicepresidente del Parlamento Europeo.

RENZI, PUNTIAMO TUTTI INSIEME SU CRESCITA E LAVORO – “Non c’è una posizione dell’Italia contro gli altri” dobbiamo “tutti insieme puntare sulla crescita e occupazione”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, arrivando a Elverdinge, dove si sta per riunire il Pse per il pre-summit della casa social-democratica in vista del vertice Ue. “Non c’è una posizione dell’Italia contro altri. C’è una posizione del Pse e del Pd, il partito che ha preso più voti di tutti ed è la posizione di chiedere tutti insieme di scommettere sulla crescita – ha aggiunto Renzi al suo arrivo al vertice del Pse in Belgio – preoccupandoci un po’ di più dell’Ue e delle famiglie e non solo della burocrazia”. “Se vogliamo bene all’Europa, dobbiamo darci una smossa e occuparci di più di crescita e occupazione”.  “Serve di più un’Europa delle famiglie non un’Europa della burocrazia” ha concluso Renzi.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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