Istat: calano le nascite e l’immigrazione. Cresce l’emigrazione

Pubblicato il 26 Giugno 2014 alle 12:48 Autore: Daniele Errera

Annus horribilis’. Quante volte, negli ultimi tempi, si è sentito il latinetto per i risultati dell’economia italiana. Oggi i dati dell’Istat portano a definire il 2013 come una nera stagione per quel che riguarda le nascite: in ulteriore calo, pur partendo da una situazione delicatissima, ha toccato il minimo storico.

514.000 i nuovi nati, secondo i dati Istat. Una decrescita continua da cinque anni a questa parte. I neonati provengono all’80% da madri italiane, mentre il restante 20% da straniere. E se il 2012 segnalava mediamente 1,42 figli per donna, l’anno successivo ne indica 1,39. Corrispondentemente decrescono il numero di coppie che celebra il proprio matrimonio col rito cattolico (dal 63% al 57% in appena 5 anni), mentre – al contrario – cresce il numero di coloro che celebrano l’unione attraverso rito civile (dal 37% al 43%). Tuttavia l’Istituto Nazionale di Statistica evidenzia come nel solo 2013 si siano eseguiti 200.000 matrimoni in meno.

Istat

L’Istat esplica altri dati: immigrazione ed emigrazioni. Anzitutto gli arrivi: se nel 2012 i cittadini stranieri che prendevano la residenza in Italia erano 321.000, nel 2013 calano di 42.000 unità, attestandosi a 279.000. Tra le ragioni il crollo verticale degli arrivi dall’Europa centro orientale (specialmente dalla Romania che evidenzia un -25%) e dalla Cina (-12%). Per quel che riguarda le emigrazioni, invece, i risultati Istat sono gli opposti: nel 2012 erano 106.000 gli abitanti del Bel Paese a partire. Salgono, invece, di ulteriori 20.000 unità (126.000) nel 2013.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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