Allarme siccità 2017 in tutta Italia: il punto della situazione.
L’Italia è un Paese poco unito, si sa. Quello che però contribuisce a farci sentire tutti italiani sono il calcio e le emergenze. È allarme siccità in tutto il Paese, da nord a sud, senza inutili distinzioni tra settentrione e meridione. Il problema riguarda quasi tutte le regioni del Belpaese, alcune delle quali stanno chiedendo lo stato di calamità.
Il meteo non sarà clemente nei prossimi giorni. Intanto andiamo a vedere il punto della situazione oggi sull’allarme siccità 2017 nelle regioni italiane più colpite dall’emergenza.
Siccità 2017 in Italia: la situazione al Nord
Ecco la situazione nelle regioni più colpite dalla siccità nel Nord Italia:
- Friuli Venezia Giulia: in Friuli soffre il Tagliamento: ciò ha portato la presidente della Regione Debora Serracchiani a firmare un decreto che ufficializza l’emergenza idrica e la riduzione del Dmv (Deflusso minimo vitale) del fiume per due settimane. Anche in questa regione le piogge sono oltre il 50% in meno rispetto alla media mensile.
- Veneto: nuovo stato di emergenza idrica firmato dal governatore Luca Zaia e valido fino al 15 luglio. Preoccupa il livello dell’Adige, che potrebbe generare rischi anche per gli acquedotti.
- Emilia-Romagna: stato di emergenza anche nelle Province di Parma e Piacenza a causa di un’emergenza siccità che dura dall’autunno 2016. La situazione si è particolarmente aggravata a causa della concomitanza tra le temperature torride e la mancanza di piogge. Le località turistiche della zona romagnola risentono della mancanza di acqua potabile. Per tale motivo sono stati stanziati 8 milioni e 650 mila euro per far fronte alle esigenze idriche.
- Piemonte: piogge scarse in inverno, temperature calde adesso. Chi soffre di più sono le province di Cuneo, Alessandria e Asti. Il Torinese ha invece visto qualche precipitazione la settimana scorsa che ha migliorato la situazione. Problemi nel settore agricolo. In particolar modo per i raccolti di mais, cereali, frutta e ortaggi.
- Liguria: anche in Liguria si è registrato un -50% delle piogge in media rispetto al 2016. La temperatura del Mar Ligure è inoltre sopra i 5,2 gradi rispetto alla media. Rischiano dunque le specie acquatiche presenti nella zona. Tra i rischi vi è quello di forti temporali. Tuttavia, non si è ancora registrato un vero e proprio allarme siccità.
Allarme Siccità 2017: la situazione al Centro
- Toscana: stato di emergenza già proclamato. La situazione più critica è sulla costa. Il settore più colpito è ovviamente quello agricolo. Nel grossetano il 50% del raccolto del grano è andato perso a causa dell’emergenza. Sono a forte rischio altri prodotti agricoli, tra cui i pomodori e le viti. Il sindaco del capoluogo toscano Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha comunicato le possibili difficoltà di approvvigionamento idrico.
- Umbria: analisi discordanti in Umbria. L’assessore Cecchini parla di strutture efficienti per limitare il rischio siccità. Di differente opinione sono gli agricoltori, che pagano le conseguenze della mancanza di piogge (-50% in primavera). Sono comunque in corso controlli per evitare l’aggravarsi dei problemi.
- Sardegna: la Regione ha chiesto lo stato di emergenza. La siccità è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Agricoltura e settore ovocaprino in ginocchio anche a causa delle anomalie invernali e primaverile, come trombe d’arie, nevicate e gelate, come ha affermato l’assessore all’Agricoltura Pier Luigi Caria.
- Lazio: critica la situazione nella regione Lazio, che viene da 6 mesi di siccità, con soli 120 mm di pioggia in 18 giorni a fronte dei tradizionali 300 mm e 50 giorni. Il Presidente Zingaretti ha concesso l’autorizzazione ad Acea Ato2 a un più ingente prelievo di acqua dalle sorgenti del Pertuso, ma solo per un periodo limitato. Possibile richiesta dello stato di calamità. Si rischia di perdere del tutto ortaggi, frutta, pomodori e cereali, ha denunciato il presidente Coldiretti Lazio, David Granieri.
Siccità 2017 in Italia: la situazione al Sud
- Abruzzo: la Marsica è la zona più colpita e il rischio siccità è molto forte. A preoccupare maggiormente i comuni che si trovano nell’area del bacino del Fucino.
- Campania: nuova denuncia da parte della Coldiretti dopo quella di aprile scorso, specialmente nella provincia di Salerno. La carenza delle piogge mette a rischio le risorse idriche con conseguenze pericolose per il settore agricolo, soprattutto per grano e frutta.
- Puglia: -26% di piogge negli ultimi 5 anni, -30% di produzione dell’olio di oliva a causa della siccità. È quanto emerso dall’ultimo rapporto Coldiretti. Si richiedono interventi e misure atte a contrastare un’emergenza che si aggrava sempre di più negli ultimi anni.
- Calabria: l’agricoltura soffre anche nella punta dello stivale. Livello di precipitazioni bassissimo negli scorsi mesi. Il settore olivicolo in forte crisi. Anche qui si pensa a chiedere lo stato di calamità naturale.
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