Sondaggi SWG: l’Italia del futuro sarà più ingiusta, vecchia e povera
Nell’ultimo dossier di SWG si parla del futuro dell’Italia. In un altro articolo vi abbiamo proposto le prospettive del campione sui temi prevalentemente economici e politici. Ciò che ne risulta è un quadro decisamente preoccupante, pessimista, sfiduciato. Tranne per le pari opportunità – per il quale si prevede un futuro migliore – gli altri grandi temi (opportunità per i giovani; immigrazione; democrazia e corruzione) sono trattati con diffidenza. In questo articolo, ci concentriamo sulla visione del futuro della società italiana. Le risposte trovano una corrispondenza con le preoccupazioni descritte anteriormente. Risalta la visione di una società in decadenza, stando alle affermazioni del campione di SWG.
Sondaggi politici SWG: una società più ingiusta, povera, in declino
La domanda di riferimento sottoposta agli intervistati è la seguente;
Pensando alla società del prossimo futuro, come sarà secondo lei rispetto a quella di oggi?
Il campione risponde tra una serie di caratteristiche contrapposte. Nella tabella elaborata da SWG, a sinistra vengono poste le caratteristiche e aspettative positive; a destra, le negative. La “linea della società” tracciata si disegna quasi interamente a destra, dove prevalgono le aspettative negative. Tra tutte le dicotomie proposte, spicca la gran preponderanza verso una società più povera, piuttosto che ricca. Anche sulla questione anagrafica, si tende a pensare in un invecchiamento della nostra società. Nonostante i bonus e l’incitamento ad avere più figli (impossibile non ricordare l’infelice campagna del Fertility Day), l’età media cresce sempre di più. Anche la fuga dei giovani -dettata dalla necessità di cercare una buona occupazione – contribuisce al fenomeno.
Tra tutte le dicotomie proposte, l’unica caratteristica “positiva” che prevale – seppur di poco – è quella della società innovativa. Tuttavia, nel complesso, il campione ritiene che sarà una società più ingiusta, meno democratica e con scarsa meritocrazia; sarà più povera e prevarranno gli istinti (o le componenti emozionali) sulla razionalità; sarà una società poco dinamica e in declino, chiusa su se stessa. Una società innovatrice ma chiusa e che tenderà a esacerbare l’individualismo.
Nota metodologica: in immagine